Martedì scorso a New York si è riunito il Gruppo di Contatto al quale Harri Holkeri, recentemente nominato Rappresentante Speciale in Kossovo, ha presentato il proprio piano per un rapido avvio del dialogo tra Pristina e Belgrado. Negoziati che se inizialmente dovrebbero essere centrati su questioni meramente tecniche, poi potrebbero portare alla definizione dello status finale della regione. Holkeri, ritornato a Pristina, ha immediatamente incontrato i principali leader koosovari per illustrare loro i punti di vista espressi dai Paesi appartenenti al Gruppo di Contatto. Ma se l’obiettivo del Rappresentante Speciale era, con questo incontro, di intraprendere la strada verso i negoziati, si è reso conto che molto resta ancora da fare. Il quotidiano Koha Ditore mette in rilievo come il Presidente Ibrahim Rugova, il Primo ministro Bajram Rexhepi e Ramush Haradjnai, leader dell’AAK, quarto partito del Kossovo, non si siano sbilanciati non dando alcuna indicazione in merito alla posizione che le istituzioni che rappresentano prenderanno in merito al dialogo Belgrado-Pristina.
"Sono contro decisioni pre-confezionate ed imposte dall’esterno. Holkeri non si differenzia in questo dal suo predecessore Steiner" ha commentato Haradjnai. Rugova, dopo l’incontro, si è limitato ad un vago "le consultazioni continueranno" per poi, qualche giorno dopo, dichiarare che certo le negoziazioni tra Pristina e Belgrado sarebbero molto più semplici se al Kossovo venisse garantita fin da subito l’indipendenza. Rexhepi invece ha sottolineato come occorra inanzitutto trovare una posizione comune all’interno delle istituzioni kossovare e tra queste ultime e l’UNMIK prima ancora di coinvolgere altri soggetti nei negoziati. "Questo non certo per bloccare il processo ma siamo molto scettici che con questi negoziati si riesca ad arrivare da qualche parte", ha concluso il Primo ministro kossovaro. Proprio al sempre più complicato rapporto tra amministrazione internazionale ed autorità locali è dedicato il nuovo rapporto ICG "Due per un tango". Gli estensori del documento invitano Holkeri ad adottare un atteggiamento di rispetto dell’autonomia delle autorità kossovare senza cadere nella tentazione di imposizioni unilaterali. Contemporaneamente sottolineano come è nell’interesse delle istituzioni kossovare procedere lungo una strada di collaborazione con la Comunità Internazionale e dimostrare di essere in grado di rispondere pienamente alle responsabilità legate ai settori dell’amministrazione sui quali hanno piena competenza.
Nonostante le molte incertezze Holkeri sembra comunque voler accelerare lungo la strada del dialogo. I colloqui potrebbero già avviarsi tra il 10 ed il 20 ottobre a Vienna. "Mi auguro che nella capitale austriaca vi saranno i più alti rappresentanti sia di Serbia e Montenegro che del Kossovo", avrebbe affermato Holkeri secondo il quotidiano Koha Ditore.
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