Le elezioni in Serbia viste dal Kosovo
Anche i serbi del Kossovo hanno votato per le elezioni parlamentari ed il Partito radicale ha ottenuto la maggioranza delle preferenze. I rappresentanti albanesi hanno contestato la legittimità del tenere elezioni sul suolo kossovaro.
In questi giorni d’inverno, nonostante la neve abbia ricoperto quasi tutto il Kosovo,a Gracanica il clima è rovente: a causa dell’atmosfera elettorale. I poster di Milosevic, Seselj e degli altri candidati dei partiti serbi si trovano dappertutto. Il partito di Voijslav Seselj, ora al Tribunale dell’Aia per crimini di guerra commessi in Bosnia e Kosovo, è stato il preferito dagli elettori.
Vuk, un abitante di Gracanica di circa 40 anni, ha votato per il Partito
radicale. Anche altri abitanti di Gracanica hanno fatto la stessa scelta perchè sono convinti che questo partito proteggerà più degli altri i loro interessi, ma soprattutto farà in modo che il Kossovo rimanga parte della Serbia.
Le elezioni parlamentari della Repubblica della Serbia si sono tenute dunque anche in Kosovo. Senza il permesso dell’UNMIK, ma nemmeno senza che l’amministrazione internazionale s’opponesse. 96 mila serbo-kossovri sono iscritti alle liste elettorali. Questa è la quarta volta, dopo la guerra del 1999, che appuntamenti elettorali in Serbia si tengono anche in Kosovo. L’UNMIK, unica istituzione legittimata a farlo, non lo ha mai impedito. Machthild Henneke, portavoce UNMIK, ha affermato che votare "è da ritenersi legale. Quasi tutti i serbi del Kosovo hanno passaporti e documenti legali della Serbia che sono validi anche per votare
per le istituzioni della Serbia". "L’UNMIK – afferma la portavoce – considera il voto come una delle basi delle democrazie compiute". Di qui la scelta dell’UNMIK di non impedire ma nemmeno agevolare il processo elettorale.
L’Assemblea del Kosovo ha tenuto una seduta straordinaria per condannare le elezioni. Con voto unanime l’Assemblea aveva chiesto all’UNMIK di impedire queste elezioni sul territorio del Kosovo.
La conseguenza ritenuta peggiore dai leader kossovari è che queste elezioni hanno creato dei precedenti legali.
Alcuni candidati per le elezioni per il parlamento della Serbia sono anche deputati nell’Assemblea del Kosovo. Gojko Savic è tra questi. È questa la
cosa che categoricamente non sopportano i partiti politici del Kosovo, perché una persona non può essere in due Parlamenti di due Paesi differenti.
Sabri Hamiti, capogruppo parlamentare della LDK – il maggior partito del Kosovo – afferma che le elezioni serbe in Kosovo sono politicamente
dannose perché causano tensioni politiche in particolare tra i gruppi etnici."L’UNMIK e l’OSCE devono terminare di adottare una politica ipocrita e bifronte" ha
affermato Hamiti. L’Assemblea del Kosovo ha ritenuto queste elezioni una grave violazione della costituzione del Kosovo, approvata dall’UNMIK, ed un’intromissione indebita nella vita istituzionale del Kosovo. I deputati serbi della coalizione "Il Ritorno" (Povratak) hanno come risposta boicottato la seduta parlamentare.
Per Milazim Krasniqi, scrittore e analista politico, tenere queste elezioni sul territorio kossovaro comporterà parecchi effetti negativi. Innanzitutto si rischia di rinfocolare i sentimenti di ultranazionalismo dei serbi e la loro illusione che
il Kosovo sarà parte della Serbia. In secondo luogo limitano la loro integrazione nelle istituzioni kosovare, un grande progetto che continuamente viene rifiutato dai serbi, e infine l’UNMIK di fatto abdica alla propria autorità.Hajredin Kuqi, deputato dell’Assembleaha affermato che il permesso a tenere queste elezioni è uno atto contraddittorio rispetto a tutte le leggi internazionali."D’accordo che il Kosovo non è un stato però l’UNMIK è l’unica istituzione a poter organizzare elezioni in questo Paese".
E’ molto chiaro perché la Serbia sia interessata a tenere le sue elezioni anche in Kosovo, dice Krasniqi. "Perché vuole estendere il suo potere qui, esattamente come fa con le istituzioni parallele.
Ma c’è un’altra ragione per cui è interessata a questi pochi voti degli abitanti serbi. I primi risultati dicono che il Partito Radicale ha vinto
quasi il 42% di voti".
Dal Partito democratico, ci si aspetta un forte reazione, se i deputati serbi
dell’Assemblea del Kosovo, verranno scelti anche per il Parlamento della Serbia. Kuqi ha affermato che chiederanno "all’Assemblea l’esclusione di questi deputati e ministri. Non è accettabile fare due giuramenti e per di più se sono
diametralmente opposti. Un membro di un Parlamento può essere membro di una organizzazione non governativa di un altro Paese, ma non di due
istituzioni governative".
"Tuttavia la reazione della classe politica kosovara è stata debole ed è arrivata in ritardo. Se i politici avessero reagito in tempo utile, forse in Kosovo le elezioni serbe non si sarebbero tenute" ha affermato Krasniqi.