Mostruosità macedoni
Per avvicinarsi all’occidente, la Macedonia uccide degli innocenti. Questo il messaggio veicolato dalla stampa internazionale sugli omicidi di Rastanski lozja. I retroscena dello scandalo alla luce dello scontro tra governo e opposizione
Gordana Icevska, vice caporedattrice del settimanale macedone Kapital e corrispondente dell’Osservatorio sui Balcani, si trova momentaneamente in Canada. Dalla capitale canadese riferisce di come una parte del mondo ha recepito lo scandalo reso noto la scorsa settimana, riguardante l’omicidio a freddo di 7 emigranti asiatici nel 2002, di cui in Italia, salvo pochissime eccezioni, non si è parlato. Con questo articolo, oltre a rilevare il modo in cui gli eventi balcanici vengono riportati dai media internazionali, si sollevano domande e perplessità sulla gestione dello scandalo.
In fondo al testo trovate la serie di articoli già pubblicati che fanno da cornice a quanto scrive la nostra corrispondente.
Senza ombra di dubbio nessuno è caduto più in basso del governo macedone nei tentativi di realizzare servizi per l’amministrazione Bush. Questo è il commento pubblicato sul principale quotidiano canadese la scorsa settimana.
Il "Glob and Mail" scrive che il governo macedone ha scioccato la scena internazionale riconoscendo che sono stati uccisi intenzionalmente sei pachistani e un indiano, nell’intento di mostrare al mondo i risultati della lotta macedone contro il t[]ismo.
Il Ministero dell’interno macedone ha reso noto che l’ex ministro della polizia, Ljube Boskovski è sospettato di aver ordinato l’assassinio degli emigranti per poterli mostrare come mujahedin. Boskovski è membro del partito di opposizione VMRO-DPMNE e tuttora deputato al parlamento. È conosciuto per essere un convinto nazionalista e uno dei potenziali candidati per il Tribunale dell’Aia. Il parlamento gli ha tolto l’immunità e la polizia ha iniziato a ricercarlo per condurlo a colloquio. Ma quando tutti iniziano a cercare Boskovski, lui si dilegua. Recentemente è stato detto che Boskovski si trova in Croazia, ma la Zagabria ufficiale non ha alcuna intenzione di estradare l’ex ministro. Dal canto suo Boskovski ha dichiarato di essere innocente e di possedere un CD contenente alcune registrazioni che proverebbero le intenzioni degli assassinati, i quali avrebbero avuto un piano per attaccare le ambasciate americane in Europa.
I media canadesi piuttosto di rado scrivono qualcosa che abbia a che fare con la Macedonia. Ma evidentemente questo incidente è stata una sufficiente provocazione, per i redattori del maggior quotidiano canadese, che li ha spinti a pubblicare un commento dal titolo "Mostruosità macedone".
Molto probabilmente questo messaggio ha fatto il giro del mondo. Per il mondo non è importante che la responsabilità cada sull’ex governo o su quello attuale, non interessa se Boskovksi è un membro della VMRO-DMPNE, mentre quelli che hanno portato alla luce lo scandalo sono dell’SDMS. Si dice solo che sono attività commesse dal governo macedone.
"La Macedonia tenta di iscriversi sul libro degli amici degli USA e degli altri governi occidentali, e di diventare una parte delle loro organizzazioni sin dal crollo della Jugoslavia, oltre dieci anni or sono. Questa nazione balcanica è uno dei paesi che hanno inviato propri soldati in Iraq. Ma questo incidente sarà un freno per tutti", scrive il "Globe and Mail".
Questo messaggio significa che quando si parla di macedonia ognuno tenga a mente con chi ha a che fare. Il commento del "Globe and Mail" termina dicendo che c’è qualcosa che non va nella leadership macedone.
"Il portavoce dell’attuale ministro dell’interno ha detto che solo una mente malata può pensare ad un’azione del genere. Tuttavia sembra che in questo caso ci fosse ben più di un cervello in funzione", scrive il quotidiano canadese.
Chi ha lasciato che Ljube se ne andasse in Croazia?
Probabilmente questo scandalo non ha scioccato solo i media canadesi. L’intero caso suona sconcertante e lascia aperte diverse questioni.
È un fatto che chiunque abbia commesso un crimine ne deve rispondere. Tuttavia rimane poco chiaro il motivo per cui l’SDSM proprio adesso porta a galla lo scandalo. Boskovski voleva candidarsi alle elezioni presidenziali del mese scorso. La commissione elettorale non ha accettato la sua candidatura perché egli non ha abitato abbastanza a lungo in Macedonia. Fino a due anni fa, infatti, l’ex ministro viveva in Croazia. Si specula pure che sia stato immischiato nei traffici illeciti di armi durante la guerra di Croazia.
L’SDSM ha portato alla luce lo scandalo proprio quando sono terminate le elezioni. Perché non hanno aspettato o non lo hanno fatto prima?
Poco chiaro rimane anche il perché l’SDSM ha comunque reso noto lo scandalo prima che terminasse l’indagine. È strano, perché l’SDSM ha prima annunciato lo scandalo e poi ha iniziato la ricerca di Boskovski sì da confermare di cosa si tratta. Ma, se il governo dell’SDSM aveva l’intenzione di risolvere veramente il caso "Rastanski lozja", non sarebbe stato più logico risolvere prima il caso (a porte chiuse) e in un secondo tempo farsi riprendere dalle telecamere?
Fatto in questo modo appare, invece, come un ennesimo conflitto tra partiti.
Che qualcosa non sia a posto e che in effetti l’SDSM non abbia intenzione di risolvere seriamente il caso è confermato dalla incredibile facilità con cui l’ex ministro della polizia ha lasciato il paese. E nonostante il fatto che tutti fossero sulle sue tracce (dai media alla polizia) Boskovski se ne è andato in Croazia.
Hari Kostov, ministro della polizia, membro dell’SDSM, che diventerà il nuovo premier macedone dopo l’elezione di Branko Crvenkovski alla presidenza dello stato, ha aggiunto un altro argomento che lascia pensare ancora di più che si tratti di un gioco politico. Quando Boskovski è fuggito, Kostov ha chiamato direttamente l’ex premier Ljubco Georgievski per avere più informazioni sul caso "Rastanski lozja".
Il caso diventa ancora più "divertente" quando nell’ultimo episodio di "Rastanski lozja" si è aggiunta la Croazia. La Zagabria ufficiale ha rifiutato la richiesta di Skopje riguardante l’estradizione di Ljube in Macedonia. Ma ancora non è chiaro il perché lo abbia fatto.
Allo stesso tempo i media macedoni hanno reso noto che la procuratrice capo del Tribunale dell’Aia, Carla del Ponte, sarà a Skopje alla fine di maggio, per prendere conoscenza di un paio di casi. In uno è implicato Ljube Boskovski.
Forse che Ljube è andato in Croazia a causa della breve ed intensiva esperienza della Croazia col Tribunale dell’Aia?
Anche questo, come altre questioni, rimane oscuro. L’intero caso è fuori dall’ordinario. Non è nemmeno chiaro quale sarà l’epilogo di questa vicenda, ma una cosa è certa. Questo scandalo crea una pessima immagine della Macedonia nel mondo. Sarebbe stato tutto diverso se il governo macedone avesse esaminato l’intero caso e dopo avesse spiegato nei dettagli cosa è accaduto. In questo modo Boskovski viene condannato pubblicamente prima del processo, mentre senza risposta rimane un milione di domande.
Nel frattempo il messaggio che colpisce la Macedonia è uno: chi investirebbe qualcosa in un paese che i media descrivono come mostruoso e guidato da menti malate?
Vedi anche:
Macedonia: un massacro premeditato
I guerrieri della Jihad di Rastanski Lozja
Macedonia: 7 morti controverse