24 Aprile 2006, Roma, Strasburgo, Budapest. In una decisione resa
pubblica oggi, il Comitato Europeo per i Diritti Sociali (CEDS) ha
deciso che l’Italia sistematicamente viola, con politiche e prassi, il
diritto di rom e sinti ad un alloggio adeguato. La decisione è basata su
un Reclamo Collettivo presentato contro l’Italia dallo European Roma
Rights Centre (ERRC), in collaborazione con osservAzione, secondo la
modalità prevista dalla Carta Sociale Europea Revisionata.
Le politiche abitative per rom e sinti puntano a separare questi gruppi
dal resto della società italiana e a tenerli artificialmente esclusi.
Bloccano qualsiasi possibilità di integrazione e condannano i rom a
subire il peso della segregazione su base razziale. In numerosi
insediamenti di rom e sinti si riscontrano condizioni abitative
estremamente inadeguate, che sono una minaccia per la salute e per la
stessa vita dei residenti nei campi.
Inoltre, le autorità italiane sistematicamente e con regolarità
sottopongono rom e sinti a sgomberi forzati dalle loro dimore. Durante
gli sgomberi, le autorità spesso distruggono arbitrariamente i beni di
rom e sinti, adoperano un linguaggio denigratorio e offensivo e umiliano
gli sfrattati in vari modi. In molti casi, le persone cacciate dalle
loro residenze come risultato delle azioni della polizia e delle
autorità locali sono rese senza casa. In alcune circostanze, nel corso
di tali sgomberi, i rom stranieri sono stati espulsi collettivamente
dall’Italia. Molti rom e sinti in Italia vivono sotto la continua
minaccia di sgomberi forzati.
Il Reclamo Collettivo dell’ERRC paventava presunte violazioni
dell’articolo 31 della Carta Sociale Europea, indipendentemente o letto
congiuntamente al principio di non discriminazione previsto dall’articolo E.
L’articolo 31 della Carta stabilisce che:
«Per garantire l’effettivo esercizio del diritto all’abitazione, le
Parti s’impegnano a prendere misure destinate:
1. a favorire l’accesso ad un’abitazione di livello sufficiente;
2. a prevenire e ridurre lo status di"senza tetto"in vista di eliminarlo
gradualmente;
3. a rendere il costo dell’abitazione accessibile alle persone che non
dispongono di risorse sufficienti"
Chiamata a rispondere sul Reclamo Collettivo presentato dall’ERRC, il
CEDS ha deciso:
• unanimemente che l’inadeguatezza dei campi sosta per rom e sinti
nomadi costituisce una violazione dell’articolo 31(1) della Carta, letto
congiuntamente all’articolo E
• unanimamente che gli sgomberi forzati e le altre sanzioni ad essi
associati costituiscono una violazione dell’articolo 31(2) letto
congiuntamente all’articolo E
• unanimamente che la mancanza di soluzioni abitative stabili per rom e
sinti costituisce una violazione dell’articolo 31(1) e dell’articolo
31(3) della Carta, letti congiuntamente all’articolo E.
Secondo Piero Colacicchi, presidente di osservAzione, "con questa
decisione vediamo finalmente premiato il nostro lavoro di anni contro la
segregazione abitativa di Rom e Sinti in Italia".
Per Claude Cahn, Programmes Director dell’ERRC, "Ora tocca al governo
italiano rendere pubblico quali misure intende intraprendere per porre
fine ai danni causati da anni di politiche razziste". Il Reclamo
Collettivo, presentato nel giugno 2004 dall’ERRC insieme ad alcuni
partner italiani, è il risultato di sei anni di documentazione raccolta
dall’ERRC sul rispetto dei diritti umani di rom e sinti in Italia.
Il 9 maggio a Roma (MACRO, museo di arte contemporanea, via Reggio
Emilia 54, 9.30-13.00 – conferenza stampa 13.00-13.30) nella tavola
rotonda "Contrastare la segregazione abitativa e l’esclusione sociale di
rom e sinti", ERRC e OsservAzione discuteranno con CEDS, Ufficio
Nazionale contro la Discriminazione Razziale (UNAR) e un rappresentante
del governo italiano le strategie per superare l’attuale emarginazione e
discriminazione di rom e sinti in Italia.
La decisione del Comitato è disponibile contattando gli uffici dell’ERRC.
Il Reclamo Collettivo dell’ERRC e altri materiali collegati sono
disponibili all’indirizzo: http://www.errc.org/cikk.php?cikk=2117
Ulteriori informazioni sul Reclamo Collettivo contro l’Italia sono
disponibili dal Programmes Director dell’ERRC, Claude Cahn: (36 20) 98
36 445,claudecahn@compuserve.com
Ulteriori informazioni sulla situazione di rom e sinti in Italia, con
particolare riferimento alla questione abitativa sono disponibili
contattando:
Nando Sigona, osservAzione, (+44)07913440315,postmaster@osservazione.org
Lorenzo Monasta, osservAzione, (+39) 3394993639,lmonasta@compuserve.com