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Osservatorio sui Balcani, si cambia
Dopo sei anni di direzione Mauro Cereghini lascia a favore di Luisa Chiodi. "Attorno a questo progetto si sono raccolte competenze di primo piano e questo è stato il primo motivo per cui ho accettato l’incarico". Tutto lo staff ringrazia Mauro per la passione e competenza con cui ha diretto Osservatorio in questi anni
L’Osservatorio sui Balcani ha una nuova direttrice. Dopo aver contribuito a far nascere e strutturare quello che in pochi anni è divenuto in Italia un punto importante di informazione e approfondimento sul sud est Europa, Mauro Cereghini ha passato il testimone a Luisa Chiodi, docente presso l’Università di Bologna e all’attivo consulenze per varie organizzazioni internazionali.
"Nel 1999 un gruppo di persone che da anni si occupava di Balcani ha ritenuto fondamentale fornire uno strumento di lavoro a chi operava nel sud-est Europa. Di Balcani occorreva parlare ogni giorno, non solo all’apice delle crisi" ricorda Cereghini "ora possiamo dire che è stata un’intuizione felice e che siamo stati in grado di darle corpo fornendo al pubblico italiano un punto di vista critico e competente".
"Con convinzione abbiamo proposto l’incarico a Luisa Chiodi" ha dichiarato il reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, della quale Osservatorio è un progetto, Alberto Robol "Osservatorio ha contribuito in questi anni a rafforzare la proiezione nazionale e internazionale della Provincia di Trento, sua principale e più convinta sostenitrice. La Fondazione ha avviato recentemente un partenariato con il Consiglio d’Europa anche grazie al credito di cui gode Osservatorio in ambito europeo. Sono certo che con Luisa Chiodi si andrà molto avanti su questa strada, strada che è stata aperta dal lavoro di Cereghini. E per questo voglio ringraziarlo".
"Attorno a Osservatorio si sono raccolte competenze di primo piano e questo è stato uno dei motivi principali che mi ha spinta a trasferirmi a Rovereto – ha sottolineato la nuova direttrice – sono sicura che, anche grazie all’ottima collaborazione che vi è con le istituzioni locali, riusciremo a raccontare e analizzare sempre meglio quei Paesi che mi auguro al più presto entrino a far parte dell’Europa allargata".
Luisa Chiodi insegna Storia e Istituzioni dell’Europa Orientale presso l’università di Bologna. Ha lavorato a lungo presso l’Istituto per l’Europa Centro Orientale e Balcanica di Forlì. Ha all’attivo consulenze per la Banca Mondiale e l’OSCE ed ha coordinato ricerche finanziate dalla Commissione Europea. Ha curato varie pubblicazioni, la più recente è la Guida ai paesi dell’Europa Centrale e Balcanica 2005, edita da Il Mulino.