EXIT 2006: meno politica, più divertimento
Si tiene ogni luglio a Novi Sad. Si chiama EXIT e nei suoi primi anni rappresentava uno tra i pochi luoghi dove esplicitamente si contrastava il nazionalismo e la Serbia di Milosevic. Ora è uno dei più importanti Festival musicali d’Europa
Nel 2001 una coppia di Londra ha ricevuto un viaggio premio. I biglietti aerei erano prenotati per la tratta Londra-Belgrado. Nello stesso pacchetto di viaggio erano compresi due ingressi per il Festival EXIT di Novi Sad. Allora i due certo non si sarebbero immaginati che cinque anni più tardi, con altri dieci amici, avrebbero trascorso la propria luna di miele proprio a EXIT. Al palco "Café sul Danubio" suonano drum`n`bass, sono i LTJ Bukem. E i dodici si divertono rumorosamente.
Dall’ultima visita in Serbia e a EXIT di questa coppia di Londra molto è cambiato. Nel 2001 a EXIT avevano partecipato 200.000 persone. Sul palco erano saliti Roni Size, Finley Quaye, Kosheen, Disciplin a Kitschme, Darko Rundek e Roni Size. L’organizzazione del Festival era stata alquanto caotica. Ma dal punto di vista culturale EXIT 2001 ha senza dubbio iniziato a opporsi alla cultura "popolare" dominante allora in Serbia. Anche la dimensione profondamente politica del Festival EXIT ha fatto sì che, nello stesso periodo, non vi fosse un festival simile nell’intera Europa occidentale. Il divertimento era anche allora il cuore del Festival ma messaggi politici contro nazionalismo e xenofobia venivano trasmessi con onestà e in modo diretto. Vi furono tentativi di sabotaggio e di chiusura sostenuti da coloro i quali erano vicini alla destra conservatrice in Serbia.
Cinque anni dopo il Festival EXIT sul piano organizzativo ha raggiunto livelli eccelsi. Sul piano politico si è avvicinato ai più conosciuti festival dell’Europa occidentale. Gode ora del sostegno di diverse istituzioni statali che vedono in EXIT uno dei più importanti eventi culturali della Serbia. Non mancano le sponsorizzazioni di grandi aziende. In questi anni al festival EXIT sono stati presentati dei programmi di grande attrazione.
Quest’anno un’ulteriore novità. Al posto delle infinite code di ingresso si entrava al Festival in soli 30 secondi. Il primo ed importante impatto è positivo: aumento del numero dei cancelli di ingresso e accoglienza molto cordiale. La stessa fortezza si è trasformata in una piccola città. Vi sono ovunque maxischermi e il livello dell’amplificazione in ogni palco è semplicemente perfetto. E’ stato deciso addirittura di porre il senso unico in alcune vie affinché si evitassero confusione e ingorghi, in particolare nei tunnel della fortezza. Inoltre quest’anno EXIT ha voluto essere vetrina di associazioni, ONG e gruppi di attivisti. Ciò è molto importante per queste organizzazioni, visto che in 4 giorni passano alla fortezza circa 150.000 persone.
E poi nella fortezza era una babele di lingue straniere. Rispetto alle edizioni passate – dove il numero più consistente di stranieri era rappresentato dai giovani delle repubbliche della ex-Jugoslavia – si è notato l’arrivo di un gran numero di inglesi, italiani, francesi. Secondo alcune stime, sono circa 30.000 gli stranieri venuti a Novi Sad. Un dato importante se si considera che negli ultimi 15 anni sono venuti in Serbia solo gli stranieri che lavoravano per le organizzazioni umanitarie. Un cambiamento che è un indicatore positivo dei cambiamenti della stessa società serba.
Passeggiando sulla terrazza della fortezza, che offre una fantastica vista sul fiume Danubio e su Novi Sad, viene automaticamente da pensare quanto questa sia il luogo ideale per festival di questo tipo. A cento metri da questo mangnifico panorama si trova il palco "Fusion". L’idea è che su questo palco vengano presentati i diversi autori provenienti dall’area dei Balcani. Tra questi ha suonato anche la band viennese Sofa Surfer. Cresciuta sull’onda della cosidetta "Scuola viennese di musica elettronica" (Tosca, Peace Orchestra…) i Sofa Surfer con l’aiuto di strumenti standard del rock’n’roll (chitarra, basso, batteria, pianoforte e voce) hanno dimostrato al meglio quanto si possa suonare un’energica musica elettronica. Miscelando downtempo/trip-hop e alcune parti progressiv molto energiche, i Sofa Surfer sono uno dei migliori gruppi presenti all’EXIT Festival di quest’anno. Va considerato che negli ultimi 15 anni sono passati in Serbia tra i migliori produttori e DJ della scena. Ma sono mancati i produttori della "Scuola viennese di musica elettronica". Con notevole ritardo dunque gli spettatori di EXIT hanno avuto modo di capire perché Vienna è oggi la città che produce il suono più intressante d’Europa.
Molto soddisfatti della performance dei Sofa Surfer, siamo scesi attraverso il tunnel che collega il palco Fusion con il palco Café del Danube, illuminato da luci arancioni e rosse. Al posto del classico pavimento in pietra a sorpresa la sabbia. Questo palco è stato completamente trasformato in una spiaggia! Mancavano solo i bagnini per pensare di essere veramente in riva al mare. Un palco pensato per coloro che amano la musica downtempo.
L’intera fortezza è una costellazione di stradine, tunnel, terrazze e piazze. Ovunque andiate incotrate dei palchi. Reggae, hip-hop, HC, electro, roots and flowers, croosover. Ognuno di questi palchi porta in sè l’atmosfera della subcutura che intende rappresentare. Da questo punto di vista gli amanti di questi generi musicali troveranno sicuramente qualcosa per loro.
I concerti principali di questi quattro giorni di EXIT si tengono però tutti nella "Dance Arena" o sul "Main stage". La "Dance Arena" è uno dei posti migliori che abbia mai visto per ballare, un’enorme impalcatura posta tra due mura della fortezza di Petrovaradin. Possono starvi 25.000 persone e la perfetta amplificazione fa il resto. Non si dimentica in fretta. Lasciando la "Dance Arena" percorrendo un breve tunnel si arriva al palco "Happy Novi Sad". Vi stanno 2000 persone e vi si possono ascoltare tutte le più recenti tendenze della musica elettronica.
I "pasti" principali però si tengono sul "Main Stage". In questi quattro giorni si sono alternati: Franz Ferdinand, Pet Shop Boys, Billy Idol, Morrissey (The Smiths), The Cult, HIM, The Cardigans, Chicks on Speed e i Scissor Sisters. In particolare quest’ultimo gruppo newyorkese (Scissors Sisters) ha tenuto un concerto che si ricorderà a lungo. Tutto ciò che è accaduto nella musica negli ultimi ’60 anni reinterpretato con una prospettiva newyorkese. Per un’ora e mezza dal palco pulsava energia esplosiva. E anche in questo caso EXIT ha dimostrato ancora una volta come conosca bene il potenziale delle band che invita. Molto dipende dalle competenze e qualità delle persone che realizzano il programma del Festival.
Alcuni hanno un pò di nostalgia di quando EXIT era più impegnato politicamente e meno divertente. Ma è proprio questo minor protagonismo della politica e maggiore del divertimento ad essere un buon indicatore di come sta cambiando la Serbia. E se questo ancora non piace a qualcuno ecco una buona ragione per creare un nuovo Festival! Ma per ora divertitevi a EXIT!
Un video amatoriale girato a Exit
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