Il Capodanno dell’integrazione

Anno nuovo, vita nuova, sperano i romeni anche se non si fanno più illusioni su cambiamenti immediati e radicali. Questa volta una novità grossa però c’è: dal primo gennaio saranno cittadini dell’Ue. I preparativi per l’ingresso in Europa della Romania

28/12/2006, Mihaela Iordache -

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C’è aria di grande festa in Romania. Dopo cinque decenni di comunismo e diciassette anni di transizione, i romeni festeggeranno il Capodanno del 2007 come il Capodanno dell’integrazione nell’Unione Europea.

Nelle grandi città del paese ma soprattutto nella capitale Bucarest le autorità hanno organizzato spettacoli e festeggiamenti speciali per un evento che è considerato il più importante dopo quello del 1 dicembre 1918 che marcò la costituzione dello stato unitario romeno.

Il 31 dicembre simultaneamente in tutti i capoluoghi della Romania e nelle sedi delle istituzioni sarà alzata la bandiera dell’Unione Europea. In questo modo tutto il popolo saprà che la Romania è diventata membro a pieno diritto dell’Unione Europa.

Alle manifestazioni di festeggiamento in programma nella capitale saranno presenti, oltre alle autorità romene, anche funzionari europei e altri invitati speciali. Anno nuovo, vita nuova, sperano i romeni anche se non si fanno più illusioni su cambiamenti immediati e radicali.

Verranno a Bucarest il presidente del Parlamento Europeo, Josep Borell, il commissario per l’allargamento, Olli Rehn, il commissario per la comunicazione, Margot Wallstrom, la baronessa Emma Nicholson, il capo della diplomazia tedesca, Frank Walter Steinmeir, il ministro degli Esteri bulgaro, Ivailo Kalfin, e molti altri. Prima di andare a festeggiare Josep Borell, Olli Rehn, e il ministro degli Esteri tedesco passerano da Palazzo Victoria, sede del governo romeno, dove saranno ricevuti a braccia aperte e a largo sorriso dal primo ministro, il liberale Calin Popescu Tariceanu.

Per Tariceanu l’ultimo giorno dell’anno sarà fitto di impegni, nonostante la sua mobilità sia ancora condizionata dalle stampelle che è obbligato ad usare dopo un intervento chirurgico al ginocchio subito con successo in Francia. Alla sede del governo, insieme alle autorità e invitati vari, il premier romeno presidierà, a partire dalle ore 19.30, alla cerimonia dell’alza bandiera dell’Unione Europea accanto a quella della Romania. Momento storico sottolineato anche dalla fanfara che intonerà l’inno dell’UE seguito poi da uno spettacolo di suoni e migliaia di luci. Un concerto speciale per ospiti speciali e non solo avrà poi luogo all’Ateneo Romeno.

Seguirà un ricevimento di Nuovo Anno offerto dal primo ministro. Mentre a mezzanotte i funzionari romeni ed europei scenderanno tutti nella Piazza della Rivoluzione nel centro di Bucarest per dare il benvenuto al Nuovo Anno europeo.

Un evento per il quale il Governo ha stanziato quasi 2 milioni di euro. Prima di mezza notte si terranno "corsi" per chi ancora non sa ballare la tradizionale "Hora". Ma non si tratterà di una Hora abituale bensì della Hora della Gioia, il ballo della Gioia, un ballo concepito appositamente per questo evento. E così, pian piano, i romeni imparano a ballare secondo le regole dell’Europa.

Il presidente della Romania, Traian Basescu saluterà l’anno nuovo brindando con la gente presente nella Piazza della Rivoluzione e non è escluso che continuerà a farlo anche nella Piazza dell’Università sempre nel centro della capitale. Lo spumante sarà abbondante per tutti, così come anche l’euroentusiasmo dei romeni (il 68% desidera l’adesione).

Nessuno può dire con certezza cosa rappresenterà il primo anno europeo. Nessuno sembra però pensare in questi giorni ai problemi che veranno. Altri sacrifici, ma stavolta da cittadini di uno stato membro dell’UE ed è già un riconoscimento che eleva la dignità romena spesso provata negli ultimi anni.

Per i melomani l’Opera Romena ha organizzato una serata speciale, con cibi tradizionali, fuochi d’ artificio, musica, giochi di luci. I 400 biglietti per lo spettacolo, messi in vendita al prezzo di 86 euro, sono tutti esauriti da tempo.

Per chi non ha voluto restare nelle città a passare il Capodanno dell’integrazione insieme alle autorità, l’offerta è stata assai variegata sia per il circuito turistico interno che esterno. In montagna, per quattro giorni a Sinaia in un albergo di due stelle il prezzo parte da 200 euro e include pensione completa e cenone di Capodanno. Ad una quota più alta, nella Cabana Tre abeti (Trei brazi) per 4 giorni e il cenone bisogna tirar fuori 300 euro; nella stazione di montagna più chic della Romania, Poiana Brasov, per 6 giorni tutto compreso in un albergo di 4 stelle si arriva a 1000 euro a persona.

Quest’anno il Capodanno a Poiana Brasov costa quasi il doppio rispetto a quanto si paga all’estero, a Parigi o Venezia, dicono i rappresentanti delle agenzie. Nonostante ciò, i posti si esauriscono in fretta.

In molti preferiscono comunque andare a sciare in Austria dove le agenzie turistiche propongono 4 giorni in un albergo a 4 stelle con prima colazione a 435 euro a persona. Una destinazione esotica che trova clienti anche in Romania è Cuba dove per 10 giorni all inclusive si pagano 2.325 di euro a persona. Chi invece resta a Bucarest e sceglie un ristorante dove si paga, per il cenone di capodanno, almeno 70 euro .

I romeni non sono diventati sicuramente tutti ricchi. Anzi, lo stipendio medio lordo in Romania è di 320 euro. Però quando si prova a telefonare per prenotare negli alberghi di montagna sotto le feste difficilmente si riceve una risposta positiva. C’è molta gente che guadagna bene. Un altro semplice esempio che fa pensare a quale velocità si sviluppa il paese (oltre alla crescità economica di quasi il 7%) sono le code. Non quelle fatte una volta durante il regime, quando per riuscire a comprare una bottiglia di latte ti dovevi mettere in fila alle 4 di mattina, altrimenti correvi il rischio che il latte finisse prima che arrivasse il tuo turno. Ora la gente sotto le feste si mette lo stesso in coda alle 6 di mattina, due ore prima che i supermercati aprano. La gente ha paura di perdere tempo. Corre a spendere e a riempirsi i carelli. Per il grande afflusso di clienti a Bucarest i supermercati hanno fatto orario continuato fino alle 23 oppure addirittura fino alle 3 di notte. Per arrivare alla cassa e pagare dovevi aspettare in fila almeno un’ora.

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