Percorso ad arte. Da Firenze a Skopje

Inaugurata il 17 settembre scorso, in occasione della “notte bianca” di Skopje, la mostra di 5 artisti toscani. “Percorso ad arte” resterà nella centralissima Dom na Arm, galleria dell’associazione di artisti figurativi macedoni (DLUM), fino al 30 settembre prossimo

19/09/2011, Cecilia Ferrara -

Percorso-ad-arte.-Da-Firenze-a-Skopje

Luigi Biondi - A piedi (una delle opere in mostra)

Si potrebbe chiamare la “cooperazione delle piccole cose” quella messa in campo dall’Ong macedone Cekor Napred e dalla neonata Ohrid Associazione di amicizia Italia Macedonia di Firenze.

Con pochi finanziamenti infatti, e tanta buona volontà, il 17 settembre è stata inaugurata la mostra “Percorso ad arte” nel contesto della prima notte bianca di Skopje nella centralissima Galleria DLUM (l’associazione di artisti figurativi macedoni) o Dom na arm e resterà aperta fino al 30 settembre prossimo.

Il progetto

Il progetto ha avuto l’appoggio della vicepresidenza della Regione Toscana, dell’Ambasciata Italiana a Skopje e del ministero della Cultura macedone. Di fatto, quest’ultimo è il principale ente finanziatore con una piccolissima somma di 2000 euro che serve ad allestire la mostra e a promuoverla, per il resto i cinque artisti italiani e il curatore si sono pagati viaggio e trasporto opere. La mostra è composta da due sale: una dedicata alle opere artistiche e l’altra con materiale video e fotografico della Toscana fornito dalla Giunta regionale stessa.

Cekor Napred, motore principale dell’iniziativa, è un’ong macedone nata tre anni fa che lavora nel campo della promozione culturale e dello scambio giovanile. “La mostra vorrebbe essere l’inizio di uno scambio artistico tra Italia e Macedonia – spiega Lazo Gligoroski presidente di Cekor Napred – il prossimo passo dovrebbe essere portare gli artisti macedoni nel Bel Paese”. Come nasce? “Nasce sostanzialmente per i nostri contatti personali con Firenze – continua Gligoroski – mia moglie Alessandra di Silvestro ha vissuto nel capoluogo toscano per molti anni e ne conosce l’ambiente artistico. Un anno fa abbiamo iniziato a lavorare su un possibile progetto di scambio. Come spesso accade in questo tipo di progetti che nascono dal basso si tratta di una sorta di mosaico: ci sono piccoli pezzi separati che ogni tanto riusciamo a mettere al posto giusto per costruire una figura più grande”. 

Gli artisti

La figura più grande per ora è la mostra “Percorso ad arte” con le installazioni e i quadri di Silvia Fossati, Luigi Biondi, Guido del Fungo, Guido Palmero, Letizia Strigelli (Membri dello Studio Giambo di Firenze). In seguito forse il mosaico si arricchirà ancora. 

Alla Dom na Arma dal 17 al 30 settembre è possibile vedere l’installazione “Controvento” di Guido Palmero che rappresenta, con i tipici parabrezza della “Vespa”, l’uomo moderno che si difende dalla natura; ci sarà la scultura tessile di Letizia Strigelli, le opere ispirate alla bicicletta di Silvia Fossati che espone attualmente anche alla 54ma Biennale di Arte a Venezia; le tre opere di Guido del Fungo dal titolo “L’inevitabile” e le sculture di Luigi Biondi dedicate ad una parte fondamentale del nostro corpo, i piedi. 

Controvento di Guido Palmero

Controvento di Guido Palmero

Il curatore della mostra, l’artista libanese Charles el Asmar, descrive la mostra come un “Percorso ad arte, sulle tracce degli artisti e fra le ‘tracce’ lasciate dagli artisti” che porta con sé “un richiamo al dettaglio, all’elemento giocoso con momenti di riflessione fatti di materiali familiari e alla portata di tutti. Nessun tecnologismo o voglia di stupire, ma la valenza di una passeggiata in un bosco o in una città a misura d’uomo”. 

Alessandro Margaglio, dell’Associazione Ohrid di amicizia Italia Macedonia e consigliere regionale dei Verdi ha seguito dall’inizio il progetto: “Consideriamo i Balcani e la Macedonia un territorio strategico per le nostre politiche, purtroppo per ora, viste le condizioni disastrose in cui versano i bilanci degli enti locali, per la Regione non è stato possibile dare nient’altro se non il patrocinio ma l’idea è quella di mettere in campo oggi un progetto pilota di scambio artistico che venga consolidato in futuro”.

Alessandra di Silvestro di Cekor Napred  (e moglie di Lazo Gligoroski) racconta la sua personale esperienza. “Vivendo tra Italia e Macedonia mi scontro da anni, in Italia, con una ignoranza molto profonda sia verso la Macedonia che verso la situazione nei Balcani. Continua ancora oggi ad esserci diffidenza che non ha motivo di esistere. Per questo sarà importante portare in Italia artisti macedoni. Artisti che sono di altissimo livello: la mostra che abbiamo in mente per Firenze si chiama Synesthesia ed è già stata a Vienna”.

A pochi giorni dalle celebrazioni dei vent’anni dell’indipendenza macedone, l’8 settembre scorso, in cui il primo ministro Gruevski ha inaugurato alcune delle opere neoclassiche del controverso progetto “Skopje 2014” che dovrebbe cambiare il volto della capitale, viene spontaneo chiedere la relazione tra la scena artistica macedone e i progetti governativi. La risposta è altrettanto spontanea:  “Siamo su due piani diversi, noi parliamo di arte, Skopje 2014 è politica” afferma Lazlo.

Commenta e condividi

La newsletter di OBCT

Ogni venerdì nella tua casella di posta