Una biblioteca della solidarietà in ex-Jugoslavia

Molte delle testimonianze scritte durante l’esperienza di impegno nell’aiuto delle popolazioni della ex-Jugoslavia sono divenute libri. Nell’ambito del progetto Cercavamo la pace, presentiamo una bibliografia volta a tracciare un primo quadro unitario di tale produzione

27/12/2013, Marco Abram -

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foto Hash Milhan

L’esperienza di impegno in aiuto delle popolazioni della ex-Jugoslavia che ha visto coinvolta la società civile italiana nel corso degli anni Novanta non occupa uno spazio di particolare rilievo nella memoria pubblica. Si è trattato, tuttavia, di un’ampia mobilitazione che ha lasciato in eredità una profonda stratificazione di testimonianze scritte che, in tempi e luoghi anche molto lontani tra loro, sono divenute libri.

Ciò ha prodotto un corpus complessivo di testimonianze rilevante, ma di difficile valutazione in quanto estremamente disperso: pubblicazioni introvabili, testi un tempo conosciuti e oggi dimenticati sugli scaffali delle biblioteche, novità editoriali che raramente riescono a raggiungere un vasto pubblico, circolando in limitate realtà territoriali o associative.

Individuare, scovare e riorganizzare questo patrimonio non è lavoro immediato né privo di difficoltà, Osservatorio Balcani e Caucaso prova tuttavia a proporre in questa sede una bibliografia volta a tracciare un primo quadro unitario di tale produzione. Scorrendola si incontrano pubblicazioni di diverso tipo, dai diari dell’epoca alle memorie stese solo tempo dopo; dai resoconti dei progetti messi in campo ai testi di contro-informazione.

Si pubblicava molto in quegli anni concitati, spinti dalla necessità di condividere esperienze eccezionali, di spiegare o semplicemente di raccontare. Ma non senza un po’ di sorpresa, si riscontra anche negli odierni cataloghi editoriali una certa offerta di testimonianze, spesso impegnate a conciliare la distanza dello sguardo con l’emozione suscitata dalle ricorrenze ventennali che accompagnano questi mesi: la prima marcia a Sarajevo (dicembre 1992), Mir Sada (agosto 1993), il brutale assassinio dei volontari del convoglio bresciano (maggio 1993) e quello di Moreno Locatelli (ottobre 1993), solo per citare i più noti.

Tra le diverse pubblicazione sono certamente i diari dell’epoca quelli che permettono di rivivere in presa diretta lo slancio, l’entusiasmo – ma anche le difficoltà, lo spaesamento, la confusione – di un’esperienza fuori dall’ordinario. In controluce si legge il tortuoso processo di conoscenza di un mondo in molti casi “altro”, di nuove lingue, geografie e Storie con l’iniziale maiuscola, nell’intreccio con i diversi destini personali.

In altri casi è stato il tempo, nella dimensione di qualche mese, di anni o di decenni, a far maturare il desiderio di raccontare le proprie esperienze con sguardo più distaccato, cercando di tracciare bilanci, rivendicando meriti o svelando il disincanto depositato dal passare degli anni.

A tutto questo si sono affiancate ricostruzioni a scopo informativo, stese sulla base di ricerche più o meno sistematiche e volte far luce su alcune particolari vicende.

Le guerre di dissoluzione jugoslava si svolsero in un tempo in cui informazioni ed aggiornamenti passavano soprattutto per la carta stampata, per questo motivo possiamo oggi contare anche sulle numerose pubblicazioni curate dalle stesse associazioni, diffuse allo scopo di presentare e raccontare progetti ed iniziative ai propri simpatizzanti. Inoltre, il supporto ai gruppi pacifisti e di opposizione nei vari contesti jugoslavi determinava un forte impegno nell’offrire loro la possibilità di rivendicare la propria presenza e di raccontare un diverso punto di vista anche fuori dai propri confini. I diversi testi che all’epoca venivano divulgati a questo scopo raccontano oggi di quell’importante dialogo tra le due sponde del mare Adriatico.

Questa biblioteca vuole essere un primo indicatore del peso complessivo dell’esperienza vissuta da tanti cittadini italiani e mettere nella condizione di intravedere la varietà delle appartenenze e delle sensibilità di chi ne prese parte. Presentiamo un lavoro certamente incompleto ma che crediamo importante promuovere: aiutateci ad integrarlo!

 

DIARI

● CANTÚ Lorenzo, Mir sada (pace subito) dal diario di Lorenzo Cantù, Milano, Acli Lombardia, Acli provinciali di Milano, Monza e Brianza, 2011.

● COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, Una Colomba a Karlovac. Un’esperienza di condivizione nella ex Jugoslavia, Rimini, Sempre edizioni, 1994.

● FRASSETTO Elisa, Ritratto di Jovo con capretta. Diario di un dopoguerra serbocroato, Torino, Harmattan Italia, 2003.

● GIOVANAZZI Giampaolo, L’enigma dei Balcani: diari di viaggio, Trento, Centro diocesano Caritas, 1994.

MOLON, Fabio, Nema problema: racconti dai Balcani, Torino, EGA, 2003

● VIVIAN Giannarosa, Donne contro la guerra: diario di un viaggio in Croazia, Vojvodina, Serbia, Verona, Cierre, 1994.

AUTOBIOGRAFIE E RICOSTRUZIONI BIOGRAFICHE

● BETTIN Gianfranco, Sarajevo Maybe, Milano, Feltrinelli, 1994.

● BIGHI Alberto, La nostra piccola guerra, Ferrara, Este Edition, 2010.

● CORTESE Mimmo, CUCCHINI Roberto, La forza lieve: tre esperienze di volontariato pacifista nei Balcani, Molfetta (BA), La meridiana, 2001.

● COSTANZO Sergio, Begunski Center 1994, volontari nella follia jugoslava, Bianca e volta, 2011.

● ERMES Fuzzi (a cura di), Al di là dell’Adriatico. Le voci dei testimoni della Croce Verde nei Balcani, Forlì, SAPIM Cooperdiem, 2012.

FAVERZANI Mauro, Fabio Moreni: L’avventura umanitaria di un uomo di fede, Milano, Paoline editoriale libri, 2013.

● FONSECA Augusto, "Jugoslavia, Jugoslavia!": testimonianze di un impegno, Parabita, Istituto d’Arte, 1996.

● LEVI Fabio, In viaggio con Alex. La vita e gli incontri di Alexander Langer (1946-1995), Milano, Feltrinelli, 2007.

● MARCON Giulio, Fare pace. Jugoslavia, Iraq, Medio oriente: culture politiche e pratiche del pacifismo dopo il 1989, Roma, Edizioni dell’asino, 2011.

● POLLICE Ernesto, Da Verona a Međugorje. Un viaggio durato una vita, Verdello (BG), Gamba Edizioni, 2009.

● RANCATI Elena, La Bosnia dentro, Roma, Sensibili alle foglie, 1995.

RASTELLO Luca, La guerra in casa, Torino, Einaudi, 1998.

● ROMANELLI Nunzio, Novi Seher. Bosnia oggi. Una storia che riscalda il cuore, Roma, Beta ,1996.

● SANTI Marco, FERRERO Paolo (a cura di), Bit ce bolje. Storie di volontariato in Bosnia – Erzegovina, Alessandria, La Voce Alessandrina, 2000. 

RESOCONTI DI INIZIATIVE

 

● Atlante della cooperazione decentrata allo sviluppo umano: Bosnia ed Erzegovina, Spoleto, 1998.

● La sfida della solidarietà : per la pace e la convivenza. Le esperienze di volontariato, le iniziative, i progetti del Consorzio italiano di solidarietà con le popolazioni dei territori della ex-Jugoslavia, Roma, Lunaria-ICS,1995.

● Una stella per la pace: iniziativa di solidarietà per le repubbliche della ex Jugoslavia, Firenze, Giunti, 1994.

● ASSOCIAZIONE BEATI I COSTRUTTORI DI PACE, Diritti distorti. Dopo le violenze della guerra le violazioni dei diritti: Croazia esempio generale nella ex-Yugoslavia, Padova, 1994.

● ASSOCIAZIONE BEATI I COSTRUTTORI DI PACE, Kosovo … da dentro il conflitto : 1998-2000, due anni di cammino dell’Associazione Beati i costruttori di pace, Padova, 2000. 

● ASSOCIAZIONE BEATI I COSTRUTTORI DI PACEPasso-passo: anch’io a Sarajevo, Padova, EMP, 1993.

● BONOLLO Maria Grazia, Solidarietà di pace a Sarajevo: un’esperienza di diplomazia popolare di "Beati i costruttori di pace", Molfetta, La Meridiana, 1997.

● COMUNITÀ PAPA GIOVANNI XXIII, Operazione Colomba: abitare il conflitto: un cammino nonviolento con i popoli Croato, Musulmano, Serbo, Parma, Alfazeta, 1994.

CREMASCHI Roberto, E’ bello vedere i tetti. Rapporto sul progetto di solidarietà tra Bergamo e Kakanj, Bergamo, ed ProK, 1998.

● EULI Enrico, EANDI Sabina (a cura di), Anch’io a Sarajevo ! L’intervento formativo della RFN, Torino, Satyagraha, 1995.

● FIORE Gaetano (a cura di), Un ponte sull’Adriatico. L’impegno dell’Agesci nei Balcani, Roma, Nuova Fiordaliso, 2002.

● L’ABATE Alberto, Kossovo: una guerra annunciata: attività e proposte della diplomazia non ufficiale per prevenire la destabilizzazione dei Balcani, Molfetta (BA), La meridiana, 1999.

 L’ABATE Alberto, Prevenire la guerra nel Kossovo per evitare la destabilizzazione de Balcani: attività e proposte della diplomazia non ufficiale, Molfetta (BA), La meridiana, 1997.

● LIBERTI Vittorio, PAROLI Maria Teresa, PERCAN Josip (a cura di), Aspettando la pace. La questione serbo-croata, Roma, Ed. Dehoniane, 1992.

● MIANI Laura, FORMIGONI Marco, LUSENTI Luigi (a cura di), Caravan per la pace, Cittadini per la pace, da Trieste a Sarajevo e da Skopie a Sarajevo: dal 25 al 29 settembre 1991, Milano , Arci, 1992.

● SCOTTI Giacomo, Se la guerra venisse a Milano: lettere e testimonianze sugli orrori nell’ex Jugoslavia e sulla solidarietà italiana, Montemerlo (PD), Venilia, 1994.

VERGANO Chiara (a cura di), Dalla parte sbagliata. Operazione Colomba in Kosovo, Santarcangelo di Romagna (RN), Fara, 1999.

VOCI DALLA JUGOSLAVIA

 

● ALEKSOV Bojan, Disertori, dalla guerra in ex Jugoslavia, Parma, Alfazeta edizioni, 1995.

● AVIROVIC Ljiljana (a cura di), Lettere a nessuno: testimonianze e documenti della guerra in Croazia, Milano, Hefti, 1992.

● BAZZOCCHI Claudio (a cura di), Un quarto paese. Intellettuali ex-jugoslavi dell’opposizione non nazionalista per una società di cittadine e cittadini, ICS, 1996.

● DONNE IN NERO DI VENEZIA-MESTRE (a cura di), Donne per la pace: reti di solidarietà femminile nella ex Jugoslavia, Venezia, Cedit, 1996.

● PADOVESE Marina, VACCARO Salvo, Donne contro la guerra: interventi e testimonianze dalla ex Jugoslavia, Palermo, La Zisa, 1996.

● PERRUCCIO Rossella (a cura di), Fuori la guerra dalla storia!: Testimonianze dei gruppi pacifisti e intellettuali in Serbia, Modena, Stamperia comunale, 1996.

● SALVOLDI Valentino, GJERGJI Lush, Resistenza nonviolenta nella ex-Jugoslavia: dal Kossovo la testimonianza dei protagonisti, Bologna, Editrice missionaria italiana, 1993.

● ZAJOVIC Stanislavka, ZARKOVIC Radmila, Difficili appartenenze: donne nel conflitto della ex Jugoslavia, Bergamo, Fondazione Serughetti La Porta, 1997.

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