Open Georgia

La società civile georgiana è molto attiva nel movimento internazionale per gli open data, cioè per la messa a disposizione dei cittadini di tutti i dati della pubblica amministrazione. Il governo si sta adeguando, ma in forma ancora insoddisfacente

24/02/2014, Cristina Maza - Tbilisi

Open-Georgia

Tbilisi (Foto Rita Willaert, Flickr )

In un grigio mercoledì di gennaio, funzionari del governo e attivisti della società civile si scambiano sguardi attraverso la sala del consiglio dell’hotel Sheraton di Tbilisi, un edificio dalla forma bizzarra, piatto e abbronzato, che rende omaggio al bizzarro senso estetico degli architetti. Le persone che riempiono la gelida sala riunioni, scambiandosi occasionali battute quando, ogni tanto, smettono di giocare con i loro iPhone e blackberries, sono i partecipanti ad un seminario di due giorni sull’open data promosso dal ministero della Giustizia. La Georgia può non essere il primo paese che viene in mente quando si tratta di giornalismo all’avanguardia e nuove tecnologie, ma l’anno scorso un movimento open data è stato creato dall’attiva società civile del paese, e le pressioni internazionali per una governance aperta, insieme agli sforzi di diverse influenti ONG, hanno costretto il governo georgiano a cooperare.

Open data

L’open data è rapidamente diventato l’ultima moda nel giornalismo. Negli ultimi anni, i giornalisti hanno iniziato a fare sempre più affidamento sui grandi sistemi dati per analizzare e raccontare storie. Il Guardian ha aperto le danze nel Regno Unito ospitando un proprio blog dati . Poiché i dati sono più facilmente disponibili, le redazioni hanno iniziato a interrogarsi su come visualizzarli al meglio al fine di presentarli al pubblico in un modo che sia comprensibile e facile da usare. I giornalisti investigativi non devono solo trovare, pulire e analizzare i dati, ma anche comunicarli in un modo che sia significativo per il pubblico. L’ultimo sito del dissidente russo Aleksey Navalny , che consente agli utenti di esplorare i dati sul business di Sochi 2014, sede delle Olimpiadi invernali a soli 20 chilometri da una zona di conflitto, è solo un esempio.

Nel frattempo, diversi governi di paesi influenti a livello internazionale sembrano accogliere alcune istanze espresse da quanti sostengono la necessità di rendere pubblici i sistemi di dati. Gli Stati Uniti hanno creato il sito data.gov per fornire al pubblico dati federali, statali e locali. Ricercatori e giornalisti possono ora tuffarsi in una collezione infinita di insiemi di dati in materia di agricoltura, salute, scienza, occupazione e molto altro ancora, dai nomi scelti per i figli alla sicurezza sociale, fino all’andamento mensile dei prezzi delle case. Inoltre, gli insiemi di dati completi sono disponibili per il download in formato Excel e CSV, rendendo possibile per chiunque utilizzare i dati per raccontare una storia. Seguendo questo esempio, il Regno Unito ha creato una propria versione del sito e ha lanciato data.gov.uk a gennaio 2010.

Fruibilità dei dati

Per non essere da meno, il governo georgiano ha lanciato poco dopo data.gov.ge . Ma gli esperti in open data lamentano che le informazioni disponibili sono inutilizzabili. La maggior parte è infatti in forma di link che rimandano a Geostat , sito governativo che riporta statistiche note per essere poco accurate. “Sono in pochi a pensare a come le persone useranno le informazioni disponibili”, sostiene Eric Barret, direttore dell’ONG JumpStart-Georgia. “I documenti ufficiali sono spesso pubblicati in formato PDF non modificabile, completamente inutile per l’analisi".

Il tema della fruibilità dei dati è stato ampiamente discusso nel workshop open data tenutosi nell’ambito della Open Government Partnership . OGP è una piattaforma internazionale volontaria per governi che si impegnano ad essere più trasparenti. La Georgia ha aderito nell’agosto 2011 sotto il governo di Mikheil Saakashvili, ma molti lamentano che il primo piano d’azione mancava di grinta, e che il governo ha attuato le raccomandazioni di malavoglia. Il workshop di quest’anno, che ha portato a Tbilisi esperti di open data da Austria e Germania, è stato tenuto per volere delle ONG che lavorano per aiutare il governo attuale a stendere il piano d’azione OGP 2014-16. Una delle principali richieste degli attivisti della società civile durante i due giorni dell’evento è che i dati del governo siano resi disponibili in formato leggibile al PC.

Pur se ancora in ritardo rispetto a paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, la Georgia ha un’inattesa quantità di dati già disponibili online. Ad esempio, il registro pubblico georgiano fornisce informazioni su tutte le aziende e persone giuridiche, i loro direttori, azionisti e altri rappresentanti. Transparency International Georgia, uno dei più influenti organismi non governativi nel paese, ha lavorato per analizzare le informazioni a disposizione per scoprire casi di corruzione. Ad esempio, l’organizzazione ha scoperto che, incrociando i dati sul finanziamento ai partiti e i registri in materia di appalti pubblici con le dichiarazioni patrimoniali dei parlamentari, è possibile scoprire quali politici hanno assegnato appalti governativi alle imprese di cui erano totalmente o parzialmente proprietari o azionisti, società che poi hanno contribuito con ingenti fondi alle campagne elettorali dei loro partiti. Se finora è stato il settore non governativo ad occuparsi di questi casi, queste risorse si riveleranno preziose per qualsiasi serio giornalista investigativo interessato a scoprire casi di grave corruzione politica.

La tecnologia per il giornalismo georgiano

A parte il lavoro di indagine, le organizzazioni della società civile che stanno dietro il movimento open data stanno creando una varietà di siti web che forniscono i dati in un formato facile da usare. Mentre Transparency International Georgia ha creato una piattaforma dedicata specificatamente al monitoraggio delle gare d’appalto pubbliche , JumpStart-Georgia ha creato il proprio portale sulle elezioni , basato sui dati rilasciati dalla Commissione elettorale centrale. L’Istituto per lo sviluppo della libertà di informazione ha compilato invece una lista di risposte del governo alle richieste sulla libertà di informazione. Alcuni di questi siti, tuttavia, devono ancora essere consolidati e pubblicizzati per essere di uso ottimale al pubblico.

JumpStart – Georgia, organizzazione non governativa georgiana specializzata nell’uso della tecnologia per vagliare grandi quantità di dati e comunicarli al pubblico, è stata determinante nella promozione di open data e open government in Georgia. Nel corso degli ultimi anni, l’organizzazione ha fornito corsi di formazione su analisi dei dati e giornalismo a molti aspiranti giornalisti, assicurando la sostenibilità del movimento open data nella futura generazione di reporter. Il lavoro di JumpStart ha ispirato anche l’Istituto georgiano degli Affari Pubblici (GIPA) a tradurre il prezioso manuale di giornalismo dati in georgiano, lingua parlata da circa 5 milioni di persone in tutto il mondo. Il sito di JumpStart è un esempio lampante di come si possano rendere pubblici i dati, poiché ogni infografica è accompagnata da un link all’insieme di dati corrispondenti. I lettori non devono così più fare ipotesi circa la credibilità di una fonte o basarsi sulla fiducia quando scelgono di linkare un articolo.

A gennaio, JumpStart ha tenuto un evento pubblico nella galleria Casa dell’Europa nel centro di Tbilisi. La giornata è stata dedicata a esporre molte informazioni grafiche e immagini interattive prodotte dall’ONG durante l’anno passato. Considerando quanto nuova sia la visualizzazione dei dati in un paese come la Georgia, l’evento è stato un enorme successo. Studenti di design, giornalisti e funzionari governativi hanno affollato la galleria sorseggiando vino e immergendosi nelle informazioni in mostra, che comprendevano dati sul consumo di droga in Georgia, sui diritti delle persone LGBT, sulla violenza domestica, l’aborto, la disoccupazione e l’inquinamento atmosferico. Nonostante il fatto che questi siano argomenti controversi in un paese conservatore e fortemente religioso, i visitatori sono apparsi più incuriositi che indignati dalle sorprendenti statistiche in mostra. Il giorno della mostra, lo staff di JumpStart ha tenuto tre workshop aperti al pubblico. L’ampia partecipazione ha testimoniato il crescente interesse del pubblico georgiano nell’open data. Ora gli attivisti si aspettano che l’accresciuto interesse pubblico riesca a esercitare pressione sul governo, in modo che onori il suo impegno ad essere più aperto e trasparente.

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