La favola artistica di Sandy Marton

Zagabrese di nascita, milanese d’adozione. Abbiamo ripercorso la carriera artistica di Sandy Marton, al secolo Aleksandar Marton, sex symbol dalla folta chioma bionda e dalla mascella squadrata

21/04/2016, Gianluca Grossi -

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Un dettaglio di una delle copertine di un disco di Sandy Marton

"Sono un uomo felice, ma niente fidanzate". Così si descrive Sandy Marton in un’intervista rilasciata recentemente a Domenica Live. Sandy Marton, al secolo Aleksandar Marton, è un cantante croato nato a Zagabria nel 1959; ma noto anche in Italia e nel resto dell’Europa per una serie di canzoni lanciate con successo negli anni ottanta. Si parlò di italo-disco e con Sandy Marton fecero faville anche artisti come Gazebo, Baltimora, Gaznevada e Ken Laszlo.

Il suo è riconducibile a un sottogenere della disco music di origine anglo-statunitense, che da metà anni settanta vive il suo periodo più florido, con vere e proprie star come Giorgio Moroder, KC and the Sunshine Band, Gloria Gaynor, Sly and The Family Stone. "Vivo con un cane che mi ha cambiato la vita e non faccio più le ore piccole", prosegue Marton. Sembra sincero, ma del resto sono passati gli anni del fervore della Milano da bere e dei numerosi progetti discografici nati a tavolino, ma ancora in grado di sconquassare le classifiche di mezzo mondo.

Dietro al personaggio Marton si cela il più grande talent scout italiano: Claudio Cecchetto. "Nella vita puoi nascere bello, intelligente e con talento, ma quello che veramente fa la differenza è avere culo, io l’ho avuto incontrando Claudio Cecchetto", dice l’artista croato. Marton vive a Milano dagli anni ottanta ed è qui che, casualmente, inciampa in Claudio Cecchetto. A San Remo è fra i ballerini di "Gioca Jouer". Nel 1983, con lo pseudonimo M. Basic, incide il suo primo 45 giri: "Ok run". Tipica lezione di disco dance americana, con sapiente e spregiudicato uso di synth che ricorda molti brani dell’epoca, comprese leggendarie canzoni dei Trio e dei Righeira. La canzone regge bene dal punto di vista musicale, meno dal punto di vista lirico, che però non è mai stata una prerogativa della dance. L’importante è muoversi.

Il nuovo genere, infatti, nasce come risposta all’impegno degli anni sessanta e dei primi anni settanta. Nel 1984 si presenta a Deejay Television diventando un idolo delle giovani di mezza Italia. Ne è meravigliato lo stesso Cecchetto che cavalca l’onda fondando la Marton Corporation e l’etichetta discografica Ibiza Records. E’ il risultato del singolo più famoso lanciato da Sandy Marton: "People from Ibiza". La canzone, con il risultato dei mondiali di calcio del 1982, contribuirà allo sviluppo dell’interesse per le vacanze in Spagna.

Un grande successo

"People from Ibiza" è la storia di un pezzo di grande successo, mai tramontato. Compare nel primo disco del cantante croato intitolato Modern Lover. Pubblicato dalla Ariola, conquista la classifica dei singoli più venduti nel 1984 in Italia. Viene distribuito anche in Europa; e in Norvegia e Germania raggiunge le prime posizioni in classifica.

L’opera è frutto dell’ottima sinergia fra il talent scout e il cantante. Il testo, infatti, porta la firma di Cecchetto; la musica, invece, è di Marton. Ancora oggi capita di sentirlo nelle situazioni più diverse: spot pubblicitari, trasmissioni televisive, promozioni turistiche, in discoteca. L’avventura musicale di Sandy Marton continua con un altro singolo di grande successo, "Exotic and Erotic". E’ il 1985. Parafrasa perfettamente la figura di Marton, sex symbol straniero dalla folta chioma bionda e dalla mascella squadrata.

Nel 1987 è la volta di "Camel by Camel". Partecipa al Festivalbar incrementando la popolarità che però inizia a calare quando Cecchetto sceglie di dedicarsi anima e corpo a un nuovo astro nascente: Jovanotti. Marton non si rammarica e cambia registro. Vola in Spagna e fa vita da discoteca. Non tornerà mai più ai successi di un tempo, ma di tanto in tanto continuerà a fare parlare di sé.

L’incontro con Craxi

Nel 1998, vola ad Hammamet, in Tunisia, a intervistare Bettino Craxi. Ci arriva partecipando al programma di Italia Uno Meteore, inviato di Gene Gnocchi. Lo saluta così: "Presidente devo dire che io non vi conoscevo di persona, ora che l’ho conosciuta la trovo una persona molto intelligente; lei negli anni ottanta era il presidente del Consiglio, io ero solo un cantante rock, un cazzone".

Nel 2002 è al fianco di Amanda Lear nel programma di Rai Due Cocktail d’Amore e nel 2005 partecipa all’Isola dei Famosi. Si ritira per problemi di salute. Oggi compare di tanto in tanto in qualche manifestazione musicale dedicata agli anni ottanta, soprattutto in alcune località della costa romagnola. Rimane poco o nulla della sua anima balcanica, se non il cognome, lo stesso di Edvin Marton, straordinario violinista ungherese, ed Eva Marton, soprano di Budapest.

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