Quanti albanesi in Italia? Sembra facile dirlo, eppure…

Più che letti e citati, i numeri andrebbero interpretati. Anche quelli riguardanti gli albanesi in Italia, una delle più "antiche" comunità immigrate del nostro paese. Un commento-glossario utile a fare un po’ di chiarezza

25/08/2017, Rando Devole -

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CC BY-NC-ND 2.0, Federica Testani, Flickr

Nell’epoca digitale, quando le statistiche sembrano a portata di click, quando i numeri vengono sbattuti in prima pagina come mostri, quando le percentuali si inseguono come cani arrabbiati dalle proprie code, quando le diapositive ballano con la coreografia del PowerPoint, rispondere ad una domanda su quanti siano gli albanesi in Italia, sembra un gioco da ragazzi.

Allora, quanti sono gli albanesi in Italia? In risposta a questa domanda si ascoltano le risposte più strampalate. D’altronde, stando alla rappresentazione mediatica si direbbe che gli immigrati in Italia siano il doppio degli italiani. Il problema sta nella domanda. Quanti sono chi? Albanesi? Ma quali albanesi? I cittadini albanesi? Ecco, qui cominciano i guai…

Cittadinanza e nazionalità

Quando diciamo “albanesi”, intendiamo i cittadini albanesi o di nazionalità albanese? Perché la cittadinanza è un concetto giuridico. È uno "specifico vincolo giuridico tra un individuo e il suo stato di appartenenza, acquisito per nascita o naturalizzazione, tramite dichiarazione, per scelta, matrimonio o altre modalità, a seconda della legislazione nazionale", spiega il glossario della Commissione europea. Lo stesso glossario che ci ricorda una distinzione vecchia, ossia tra la cittadinanza e la nazionalità, sebbene i due termini vengano spesso usati come sinonimi. In verità, il mondo è pieno di paesi multietnici, con dentro diverse provenienze.

Ma perché ci offrono statistiche diverse? Per esempio, secondo l’Istat, al 1° gennaio 2016, in base ai dati forniti dal ministero dell’Interno, in Italia erano regolarmente soggiornanti 482.959 albanesi. Perfetto, tutto chiaro. Ma allora come mai, lo stesso Istituto scriveva poco prima che alla stessa data risiedevano 467.687 albanesi? Perché sono di meno? Qual è il numero giusto? Dove sono spariti gli altri albanesi? Che facciamo, diamo i numeri così, a caso?

In realtà, serve solo un po’ di attenzione e il rebus statistico si risolve da sé. Il fatto è che sono tutti cittadini albanesi, ma qualcuno ha la residenza, e quindi rientra nella categoria dei “residenti”, qualcun altro è soggiornante, in quanto semplicemente titolare di permesso di soggiorno. Anche le fonti dei dati sono diverse. Certamente, vivono tutti in Italia, ma non vanno sommati se no raddoppiano!

Chi volesse approfondire ulteriormente, potrà divertirsi con la definizione dell’Istat secondo cui "i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti sono tutti gli stranieri non comunitari in possesso di valido documento di soggiorno (permesso di soggiorno con scadenza o carta di lungo periodo) e gli iscritti sul permesso di un familiare". Ma fermiamoci qui, tralasciando anche la differenza tra permesso di soggiorno e carta di lungo periodo, per evitare di perderci.

Ritorniamo invece alla domanda iniziale: quanti albanesi vivono in Italia? L’ultimo numero disponibile è: 448.407 albanesi regolarmente residenti.

Regolarmente soggiornanti, regolarmente residenti e… clandestini?

Ma i distinguo non sono finiti. Gli esperti non aggiungono inutilmente la parola "regolarmente" di fianco a “soggiornanti” e “residenti”. Esistono infatti anche albanesi soggiornanti senza permesso di soggiorno. Di conseguenza, gli albanesi che vivono in Italia sono di più di quelli individuati dalle statistiche. Quanti di più? Ci sono cose che non si possono conoscere, se non ex post, dopo una regolarizzazione, o “sanatoria” per i nostalgici. Altrimenti bisogna affidarsi alle stime, che sono sempre, inevitabilmente, approssimative.

Ora, non si esclude che a qualcuno, quando ha letto le parole "senza permesso di soggiorno", sia venuto in mente il termine "clandestino". Non per incasinarci la vita, ma il termine è sostanzialmente fuorviante, nonché semanticamente antipatico, per le connotazioni acquisite nel tempo. Ma, oltre all’amore, chi è clandestino? Colui che non ha documenti? Allora chi ha il passaporto, magari con il visto d’ingresso, cos’è? E poi, un permesso di soggiorno scaduto ti rende “irregolare” o “clandestino”? La verità è che ci sono albanesi di tutti i tipi, anche nella storia recente della migrazione. Ci sono stati albanesi profughi, richiedenti asilo, albanesi rifugiati, albanesi migranti economici… Qui il lessico diventa più complesso e i riferimenti all’attualità davvero non mancano.

Passaporto e identità

Infine, ci sono anche gli albanesi che nel frattempo sono diventati italiani. O no? Il dubbio esiste, in quanto , ne abbiamo già parlato, chi acquisisce la cittadinanza italiana sparisce dalle statistiche sugli albanesi. Negli ultimi anni più di 100.000 albanesi hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Ma il passaporto cambia anche l’identità? Cioè, quando uno consegna il permesso di soggiorno dà automaticamente le dimissioni dall’essere e sentirsi albanese? Ecco, qui le domande cambiano piano, e cominciano a diventare molto complesse.

Ad esempio esistono albanesi che hanno acquisito la cittadinanza italiana e sono partiti per il Nord Europa, dove si sono registrati come cittadini italiani. Sicuramente l’avrà fatto anche chi ha solo il permesso di soggiorno. E poi si trova sempre qualche giovane, nato e cresciuto in Italia, con la cittadinanza italiana, che ti confessa che si sente albanese, oppure "anche" albanese. Va conteggiato anche lui tra “gli albanesi in Italia”, oppure no?

Tra moglie e marito non mettere il dito, dice il proverbio. Che vale soprattutto nel caso dei matrimoni misti. E sono tantissimi, tra donne albanesi e uomini italiani, e viceversa. Ma quanti figli nati da questi matrimoni si sentono albanesi? Inoltre, quanti albanesi hanno perso l’identità e non si sentono tali? Alcuni non conoscono più la lingua, la balbettano, non la parlano. Difficile trovarli sulle tabelle statistiche. Diciamo pure impossibile.

Allora, che facciamo, ci arrendiamo? Per nulla. Bisognerebbe interpretarli i numeri, insieme alla realtà sociale, e soprattutto prenderla con filosofia. Anche quando incontriamo un tifoso che sfoggia orgoglioso la bandiera albanese, quella rossa con l’aquila bicipite in mezzo, dobbiamo sapere che questo non ci dice nulla del suo passaporto, che potrebbe essere di un altro paese europeo, o addirittura di un altro paese balcanico…. Ecco, appena si parla dei Balcani le cose si complicano ulteriormente. I numeri sembrano facili, eppure…

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