Albania: insicurezza privata
L’istituzione della "Guardia Illirica", una società di proprietà pubblica che offre servizi di sicurezza privata, difficilmente può risolvere le sfide di questo particolare settore. Il tallone d’Achille sta nella concessione delle licenze e nel controllo di qualità da parte delle istituzioni
Il settore della sicurezza privata in Albania ha registrato una tendenza al rialzo negli ultimi anni e oggi impiega circa 12.800 guardie giurate, numero leggermente superiore a quello dei poliziotti a disposizione dello stato albanese. Nonostante le dimensioni del mercato, l’immagine pubblica del settore è piuttosto scarsa e le guardie di sicurezza sono spesso uomini di mezza età con poca autorità, pochi diritti e sotto costante minaccia di licenziamento. Il marzo scorso, il primo ministro Rama ha definito il settore "la giungla della polizia privata".
Questo settore è emerso all’inizio degli anni ’90 con lo smantellamento delle strutture del precedente regime e il ridimensionamento della polizia di stato, sebbene il suo sviluppo sia stato costantemente limitato per molti anni. Le società di sicurezza private potevano espandersi purché il numero dei loro dipendenti non superasse il 5% del numero di poliziotti statali nello stesso distretto.
Durante il suo primo mandato, nel 2014, il governo attuale ha adottato un nuovo quadro normativo, liberalizzando il mercato e introducendo nuove misure per migliorare la qualità del servizio e garantire la libera concorrenza. Particolare attenzione è stata dedicata a concessione di licenze, certificazione e formazione, condivisione delle responsabilità e introduzione di sanzioni amministrative in caso di non conformità. E’ la polizia di stato che è responsabile per licenze e monitoraggio delle prestazioni, insieme ad altre istituzioni statali come l’ispettorato del lavoro. Per motivare le guardie, è stato introdotto uno stipendio minimo pari al 50% in più del salario minimo a livello nazionale (circa 250 euro al mese). Tuttavia, in caso di utilizzo di armi durante il servizio, le guardie restano personalmente responsabili a livello penale.
La situazione sul terreno
Nel tempo, è aumentata la domanda di sicurezza privata da parte di istituzioni pubbliche, settore privato e famiglie. Uno studio condotto nel 2015 ha mostrato che il numero di aziende di sicurezza privata è di circa 270 e oltre 1/3 di esse ha accesso a fondi pubblici. Il 40% delle loro entrate proviene da finanziamenti pubblici, assegnati tramite approvvigionamento.
Nonostante l’introduzione di nuove norme, il mercato della sicurezza privata è rimasto un settore problematico. Il divieto delle procedure di subappalto ha solo portato alla chiusura di piccole aziende locali e non ha influito sulla qualità dei servizi. Il salario minimo è stato spesso solo formalizzato e non si è trasformato in reali guadagni per le guardie giurate: in alcuni casi, ha contribuito ad ulteriore informalità.
Un problema costantemente sollevato dagli operatori della sicurezza privata è il predominio dei legami politici e della corruzione nella concessione di licenze e appalti pubblici di questi servizi. I prezzi delle offerte sono piuttosto bassi, e non consentono alle società di coprire i costi di base. Inoltre, le pratiche clientelari hanno portato ad un numero considerevole di guardie di sicurezza impiegate in nero, con formazione limitata e qualità insoddisfacente. La sopravvivenza delle società di sicurezza private sul mercato dipende in una certa misura dal rispetto di tali pratiche piuttosto che da una concorrenza leale.
La bassa performance di questo mercato è principalmente visibile nel timore dimostrato dalle banche nel trasferimento di liquidità e valori. Dal 2015, diverse banche di secondo livello in Albania sono state prese di mira da ripetute rapine e nonostante questo il numero di rapinatori individuati e condannati rimane basso. E parte della responsabilità delle strutture di polizia e relative agenzie statali è dovuta al fatto che non controllano regolarmente il funzionamento del mercato della sicurezza privata. Ad esempio, non ci sono dati pubblici disponibili su quante aziende di sicurezza privata abbiano ricevuto multe amministrative dopo regolari controlli.
I dati pubblici dell’Accademia della sicurezza della polizia di stato albanese mostrano che nel 2015-2018 ha formato almeno 1.129 guardie private, che hanno tutte concluso con successo il programma. Senza alcun pregiudizio, un tasso di successo del 100% è piuttosto strabiliante.
Creazione della ‘Guardia Illirica’
Il 4 aprile, il governo ha approvato la decisione di costituire una società di proprietà statale, denominata "Guardia Illirica", che fornirà servizi di sicurezza alle istituzioni statali e al settore privato. In parlamento, il primo ministro Rama ha dichiarato che questa società fornirà servizi di qualità nel "presente mercato deformato, senza alcuno standard di sicurezza", portando a maggiore competitività. Inoltre, fornirà un’opportunità di lavoro a ufficiali di polizia di una certa età, al fine di ottenere una transizione graduale dalla polizia di stato alla pensione. Il primo ministro ha sottolineato che vi è un considerevole numero di guardie di sicurezza sottopagate, discriminate e maltrattate che lavorano nel settore della sicurezza privata, aggiungendo che la creazione della "Guardia Illirica" porterà ad un mercato competitivo.
La "Guardia Illirica" ricade sotto la responsabilità del ministero degli Interni e comincerà ad offrire i suoi servizi a partire da luglio. Tutte le istituzioni pubbliche sono tenute a richiedere alla "Guardia Illirica" servizi di sicurezza privati e solo quando tale richiesta non può essere soddisfatta potranno operare attraverso appalti pubblici. Il prezzo per tali servizi è prefissato dai ministeri responsabili. Resta da vedere fino a che punto questo prezzo rifletterà gli attuali prezzi di mercato per i servizi di sicurezza. Dal canto suo, l’associazione delle aziende di sicurezza private, Union Security Albania, ha già presentato ricorso in tribunale contro la decisione del governo di istituire la Guardia Illirica in quanto si violano le norme in vigore sulla libera concorrenza e sugli appalti pubblici.
Nel complesso, non è ancora chiaro in che modo l’istituzione di una società dovrebbe affrontare le attuali sfide del mercato della sicurezza privata, in particolare per quanto riguarda la generale mancanza di monitoraggio da parte delle agenzie pubbliche, la scarsa formazione o facilità di ottenere una licenza. Più che di rattoppi, il mercato della sicurezza privata necessita di un intervento globale in cui le stesse aziende di sicurezza private dovrebbero essere parte della soluzione.
La rapina
Lo scorso 9 aprile una spettacolare rapina è avvenuta all’aeroporto di Rinas, nei pressi di Tirana, dove gli assalitori hanno sottratto 10 milioni di euro. La polizia ha inseguito i rapinatori uccidendone uno, nello scontro a fuoco a circa due chilometri dall’aeroporto. Il denaro diretto a Vienna e trasportato da quattro portavalori era di proprietà di diverse aziende private. Dopo la rapina sono state numerose le polemiche tra governo e gestori dell’aeroporto inerenti alle responsabilità su chi dovesse garantirne la sicurezza.