“Honeyland” e il rilancio del cinema macedone
Con la candidatura a due Oscar, il pluripremiato “Honeyland” rilancia le prospettive del cinema in Macedonia del Nord in un anno di grandi successi. Ma il paese è pronto a creare una strategia culturale e cinematografica sul lungo periodo?
Con l’avvicinarsi del gran giorno degli Oscar attesi per domenica 9 febbraio, l’attesa cresce in Nord Macedonia. Come in un alveare, tutti ronzano facendo pronostici per i 92° Academy Awards: gli Oscar di quest’anno sono molto attesi nel paese a causa delle due nomination per il documentario Honeyland.
In un piccolo paese, eternamente alle prese con questioni esistenziali, è notevole che qualcosa di diverso dalla politica sia al centro dell’attenzione dei media e dei cittadini. Inoltre, essere sotto i riflettori internazionali rappresenta un enorme successo per la cinematografia nord macedone e balcanica in generale.
Dall’indipendenza del paese dalla Jugoslavia nel 1991, "Honeyland" è il secondo film (nord) macedone ad essere selezionato per questo prestigioso premio. Il primo è stato "Before the Rain" di Milcho Manchevski, nominato nel 1995 al premio per il miglior film straniero.
Considerando tutti i premi e gli apprezzamenti che Honeyland ha ottenuto finora, possiamo affermare che il 2019 è stato un grande anno per l’industria cinematografica della Macedonia del Nord. Oltre a Honeyland , hanno avuto grande successo internazionale altri due film: "Dio esiste, il suo nome è Petrunya " e "Willow ".
Un grande anno per il cinema nord macedone
Secondo il sito web specializzato Film New Europe , il 2019 è stato un grande anno per l’industria cinematografica nord macedone, sia a livello nazionale che internazionale. Anche la Film Agency ha raggiunto una conclusione simile. “La cinematografia macedone ha ottenuto notevole successo nel 2019, soprattutto nel campo delle coproduzioni e dei documentari. A livello internazionale, l’anno è stato contrassegnato dalla distribuzione mondiale di titoli nazionali e dalla partecipazione a oltre 200 selezioni di festival cinematografici e oltre 60 premi", afferma Facts & Figures .
I dati cumulativi raccolti finora dall’Agenzia mostrano che "Honeyland" è stato proiettato in oltre 50 festival cinematografici in tutto il mondo, ottenendo oltre 20 riconoscimenti, in particolare tre premi al Sundance Festival 2019, una nomination nella categoria documentari degli European Film Awards e due nomination agli Oscar.
La satira femminista “Dio esiste, il suo nome è Petrunya”, di Teona Strugar Mitevska, è stata presentata in anteprima mondiale nel programma del concorso al Festival del cinema di Berlino 2019. Il film è stato selezionato per oltre 70 festival e ha vinto 25 premi, ricevendo anche il Premio della giuria ecumenica alla Berlinale 2019 e il Premio LUX del Parlamento europeo 2019.
Il sesto lungometraggio del famoso regista macedone Milcho Manchevski, “Willow”, è stato invece presentato in anteprima mondiale al Festival del cinema di Roma nell’ottobre 2019. Da allora ha avuto grande successo nei festival, con diverse selezioni per il 2020.
Fenomeni al botteghino
Ciò che è ancora più straordinario è il fatto che, dopo molto tempo, c’è stato clamore per un film locale. Non uno, ma due film sono riusciti a suscitare l’interesse del pubblico, risultato importante alla luce delle correnti limitazioni socio-economiche e infrastrutturali.
Nel paese, infatti, ci sono solo tre cinema funzionanti: due nella capitale Skopje (il Cineplexx, un multiplex con nove sale, e il Cinema Millennium) e un cinema 3D a Bitola. Ci sono poi due cinema d’essai con un programma regolare, il Cinema Frosina e la Macedonian Cinematheque, entrambi a Skopje. Altri 18 centri culturali in tutto il paese sono dotati di proiettori cinematografici digitali, ma proiettano film solo occasionalmente.
In questo contesto, il nuovo film di Milcho Manchevski "Willow", nelle sale da novembre 2019, ha stabilito un record con oltre 30.000 biglietti venduti finora. Il secondo film locale di maggior successo al botteghino nel 2019 è stato "Honeyland", presentato per la prima volta nell’agosto 2019, con oltre 24.000 biglietti venduti.
Per contestualizzare queste cifre, nel 2018 tutti i film nazionali avevano venduto complessivamente circa 8.000 biglietti. Dato che entrambi i film sono ancora nelle sale, i numeri finali saranno sicuramente più alti, anche se ancora lontani dal film nazionale più visto di tutti i tempi – Bal-Can-Can di Darko Mitrevski, una co-produzione italo-macedone del 2005, con oltre 100.000 biglietti venduti.
Un po’ di storia
La produzione cinematografica nell’odierna Macedonia del Nord inizia spontaneamente all’inizio del XX secolo con i tentativi dei fratelli Manaki, Janaki (1878-1954) e Milton (1880-1964), che nel 1905 – solo un decennio dopo la nascita del film – realizzano i primi film nei Balcani con la loro fotocamera da 35 mm Bioscope n. 300.
In loro onore, il Festival del cinema internazionale di Bitola, nato nel 1979, si chiama “Manaki Brothers ”: il primo festival dedicato alla creatività dei cineasti in tutto il mondo. Ma ci sono voluti più di 40 anni perché nascesse un’industria cinematografica organizzata, con la fondazione della società di proprietà pubblica "Vardar Film" nel 1947.
Pertanto, la domanda di alcuni giornalisti e critici cinematografici è: riuscirà il Paese a sfruttare lo slancio positivo e sviluppare una strategia per un ulteriore progresso dell’industria e dell’arte cinematografica? L’idea è di non aspettare che arrivi un altro "Honeyland", ma di avere un approccio organizzato alla creazione e al sostegno dell’industria cinematografica.
Le cifre mostrano che la situazione sta migliorando. Secondo l’Agenzia , il numero di film prodotti ogni anno in Macedonia del Nord è in aumento. Nel periodo 2008-2017, sono stati prodotti 133 film fra tutte le categorie, con una media di 14 film l’anno. Dal 2017 al 2019, sono stati prodotti 87 film in tutte le categorie, con una media di 29 l’anno. Dalle due uscite del 2008, un documentario e un cortometraggio, nel 2019 l’Agenzia ha finanziato 29 prodotti: 10 lungometraggi, 8 documentari, 9 cortometraggi e 2 cortometraggi animati.
Strategia di sviluppo
Secondo i media , la Film Agency sta redigendo una nuova versione della legge sull’industria cinematografica. La nuova strategia dovrebbe migliorare la qualità della cinematografia nazionale concentrandosi sui giovani talenti, in particolare incoraggiando le nuove registe, sostenendo i film originali e innovativi, ma anche servizi e supporto logistico per le riprese di produzioni straniere nel paese. L’ultima sarebbe un’eccellente opportunità per i registi locali di lavorare su grandi produzioni e ottenere così know-how e contatti con i registi internazionali.
La strategia dovrebbe spostare l’attenzione dal successo episodico alla produzione strategica pianificata e al supporto per la realizzazione di film innovativi. Istituzioni e cineasti dovrebbero sfruttare l’opportunità emersa con il successo di "Honeyland", descritta dal New York Times come Oscar game changer a causa della nomination sia come documentario che come film, senza aspettare altri 25 anni per il prossimo fenomeno. Questo obiettivo richiederà un maggiore supporto per la cultura e standard migliori per autori e artisti nella Macedonia del Nord.
Indipendentemente dal risultato di domenica, il successo di Honeyland è già storico per i riconoscimenti ottenuti in tutto il mondo: un vero punto di svolta per il cinema e l’arte della Macedonia del Nord.