“Makedonissimo”: quando il folkore macedone incontra la musica classica

Il progetto musicale “Makedonissimo” voluto e creato dal pianista Simon Trpčeski rilegge la profonda tradizione folklorica della Macedonia del nord attraverso arrangiamenti classici, senza dimenticare le danze tradizionali della regione, in un mix insieme antico e contemporaneo

13/10/2023, Aleksandar Samardjiev - Tetovo

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Il quintetto "Makedonissimo - © makedonissimo.mk

Dal 2017, il famoso pianista macedone Simon Trpčeski promuove la musica popolare del suo paese attraverso arrangiamenti di musica classica, in un quintetto formato insieme a Hidan Mamudov (clarinetto, sassofono contralto e kaval), Aleksandar Krapovski (violino), Aleksandar Somov (violoncello) e Vlatko Nushev (percussioni). Il progetto è stato presentato in anteprima mondiale il 18 maggio 2017 al Festival di Ludwigsburg, in Germania.

Il quintetto e il progetto, entrambi denominati “Makedonissimo ”, sono molto conosciuti sulla scena mondiale, e in Macedonia del Nord si sono spesso esibiti in location non convenzionali con concerti in mezzo ai prati dei villaggi e nelle zone rurali.

"Makedonissimo" significa "molto macedone", e Trpčeski racconta che si tratta di una vera e  propria dedica al popolo della Macedonia del nord, visto che da bambino nel villaggio di suo padre ha imparato come, nei secoli passati, la musica popolare venisse trasmessa di generazione in generazione.

In questo progetto rientrano le danze tradizionali macedoni , per le quali Trpčeski collabora con l’Istituto di folklore "Marko Cepenkov" e con l’ensemble folk "Tanec", mentre il compositore Pande Shakhov ha trascritto le opere musicali.

Trpčeski racconta di aver concepito il progetto nel corso di quattro anni e che il processo creativo con Pande Shakhov è durato un anno. Ne è nato un set di 23 brani, principalmente balli e alcune canzoni.

"L’indescrivibile potenza del ‘ritmo’ della nostra musica fa parte della mia vita quotidiana e porta con sé tanti ricordi, a cominciare dalla mia infanzia con i miei genitori, mio fratello, mia sorella, mia nonna e mio nonno", scrive Trpčeski nel sito web del progetto.

“Le occasioni di famiglia erano piene di gioia e felicità, oggi trasmetto questa tradizione senza tempo ai miei figli. Non ho mai avuto prima l’opportunità di realizzare questa registrazione e quindi sono felicissimo che finalmente sia successo”.

I villaggi natali dei genitori di Trpčeski sono dove “Makedonissimo” ha iniziato la sua tournée nel 2022. Il concerto nel villaggio di Zbazhdi nella regione di Struga e nella zona montuosa di Karaorman, a oltre 1000 metri sul livello del mare, ha attirato un pubblico di diverse migliaia di persone.

Nell’agosto 2023 è arrivata la performance nel villaggio di Sekirnik, non lontano da Strumica, una zona rurale nota per il suo terreno fertile, da cui provengono le migliori verdure macedoni.

"Makedonissimo trova un equilibrio fra tradizione e originalità. Che si tratti di una melodia inquietante e toccante, di una ballata lirica e nostalgica o di un vortice di danze energiche e celebrative, i musicisti portano forti emozioni e gioia sfrenata alla loro musica", ha riferito Radio Free Europe dopo aver intervistato Trpčeski nel 2022. "Consiglio vivamente questo album a tutti gli amanti della musica", ha scritto il critico Nathan Fero sulla più antica rivista americana specializzata in recensioni, American Record Guide.

Nel bimestrale americano di musica classica e jazz Fanfare, Peter Burwasser raccomanda ai suoi lettori di "non perdersi questo album". “La musica è un mix seducente di energia jazz e lirismo narrativo. Sebbene la musica sia fondamentalmente folk, Shakhov prende in prestito il linguaggio moderno della sezione di percussioni, trasmessa con un’energia sottile ma persistente da Vlatko Nushev”, scrive Burwasser. “Naturalmente i ritmi complessi del materiale originale sono sottoposti a trattamenti moderni, ad esempio da Kodály in Ungheria e Grieg in Norvegia”.

Nato in Macedonia nel 1979, Simon Trpčeski si è laureato presso la Facoltà di Musica dell’Università dei Santi Cirillo e Metodio a Skopje, dove ha studiato con il professor Boris Romanov. Da solista ha tenuto concerti in quasi tutti i continenti in collaborazione con centinaia di orchestre.

Nella musica da camera, Simon Trpčeski collabora regolarmente con il violoncellista Daniel Miller-Schott e appare come musicista da camera in festival come Aspen, Verbier, Risor, Bergen e il Baltic Sea Festival. La sua ultima collaborazione in questo campo è con il violinista Maxim Vengerov.

Simon Trpčeski promuove anche il rafforzamento dell’immagine culturale del suo paese. Con il sostegno dell’organizzazione culturale e artistica KulturOp, Trpčeski lavora regolarmente con giovani musicisti della Macedonia del Nord, coltivando il talento della prossima generazione di artisti, oltre a promuovere e affermare la musica macedone e la musica classica in generale.

Nel 2009 ha ricevuto l’Ordine presidenziale al merito per la Macedonia, una decorazione conferita per l’affermazione della Macedonia all’estero. Nel 2011 è stato il primo a ricevere il titolo di "Artista nazionale della Macedonia".

 

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