Promesse elettorali
Domenica 3 ottobre si svolgeranno le elezioni politiche in Bosnia Erzegovina. Europa, sviluppo e migliore qualitร della vita sono le promesse della campagna elettorale, come nel 2006. Ma in questi 4 anni quasi nulla รจ cambiato. La lunga onda del passato, i programmi elettorali
Damir Maลกiฤ, del partito Socialdemocratico della Bosnia Erzegovina (SDP), principale forza di opposizione nella Federazione bosniaca, รจ ottimista. Sostiene che il suo partito, alle prossime elezioni non solo otterrร il maggior numero di voti nella Federazione, ma raccoglierร un grande sostegno anche in Republika Srpska.
Maลกiฤ ritiene che lโSDP per queste elezioni offra agli elettori un programma che contiene la soluzione ai principali problemi del Paese, tra i quali annovera la situazione del welfare, l’occupazione, la riforma dellโistruzione e del sistema sanitario.
L’esponente socialdemocratico ha dichiarato a Osservatorio Balcani e Caucaso che la campagna dell’SDP ha come punto centrale la persona: โIl nostro motto alle elezioni รจ ‘il Paese al servizio del cittadino’. Il cittadino in quanto tale infatti non รจ considerato in questo Paese, mentre รจ compito dello Stato fornirgli servizi adeguati.โ
I socialdemocratici affermano che, come nelle tornate precedenti, anche in queste elezioni non si presenteranno ai cittadini con slogan a effetto ma con risposte concrete ai loro problemi.
L’SDP esiste da oltre dieci anni. Dal 2000 al 2002 รจ stato al governo in coalizione con altre forze politiche, tutto il resto del tempo l’ha trascorso allโopposizione.
Anche il partito che nella Federazione รจ stato al governo ininterrottamente, dalla sua fondazione fino ad oggi, รจ ottimista sulle elezioni di ottobre.
Il presidente del Partito di azione democratica (SDA) Sulejman Tihiฤ, nel suo discorso di presentazione [della campagna elettorale], ha dichiarato che in questa campagna i cittadini sentiranno tante promesse e ben poche spiegazioni su come attuare le riforme necessarie: โPrometteranno di fare questo e quello. Come se nessuno prima di loro avesse saputo nรฉ voluto farlo. Che basterร soltanto votarli e tutto si sistemerร ! Ma non vi diranno nรฉ come, nรฉ con chi lo faranno. Sappiamo perรฒ che nessuno puรฒ farcela da solo, perchรฉ la Costituzione prevede una stretta collaborazione tra i rappresentanti di tutti i popoli e i cittadini della Bosnia Erzegovina, attraverso il voto delle entitร e delle etnie.โ
L’SDA, ha dichiarato Tihiฤ, punterร al miglioramento della situazione economica nella societร dedicando una grande attenzione a promuovere la costruzione degli impianti elettro-energetici che, secondo Tihiฤ, rappresentano una concreta possibilitร di sviluppo per la Bosnia Erzegovina.
โRepublika Srpska per sempreโ
In Republika Srpska, d’altro canto, i principali partiti continuano a basare la propria politica sulla difesa dell’entitร dalle ingerenze del governo centrale.
Il Partito democratico serbo (SDS), oggi principale partito di opposizione nellโentitร dopo essere stato superato alle elezioni 2006 dallโAlleanza dei socialdemocratici indipendenti di Milorad Dodik (SNSD), ritiene che le prossime elezioni rappresentino la possibilitร di mettere fine alla โrazziaโ messa in atto dal governo dell’attuale premier.
LโSDS รจ convinto della vittoria alle prossime elezioni, e dichiara di non considerare la competizione elettorale come una gara per accaparrarsi poltrone, ma come un bisogno di confrontarsi per fornire risposte concrete ai gravi problemi economici e sociali.
Nelle sue dichiarazioni pubbliche, il vicepresidente del partito, Ognjen Tadiฤ, afferma che se i cittadini voteranno i partiti attualmente al governo, legalizzeranno la criminalitร .
โSono sicuro della vittoria, perchรฉ se i cittadini scelgono il passato, distruggeranno la Republika Srpska. Questa volta i cittadini si trovano a decidere tra ciรฒ che hanno vissuto per 20 anni e il cambiamento. Se optano per la situazione attuale, allora legalizzeranno la criminalitร , mentre se votano per il cambiamento significherร la fine della ‘razzia’, una dura lotta alla criminalitร , alla corruzione e allโestremismo dei partiti bosgnacchi”, afferma Ognjen Tadiฤ.
Nell’affermare che i cittadini negli ultimi ventโanni sono stati testimoni di azioni criminali nella Republika Srpska, Tadiฤ dimentica perรฒ che lโSDS per quasi 15 anni ha avuto la maggioranza a quasi tutti i livelli di potere in questa entitร .
E il partito politico che al momento ha la maggioranza assoluta รจ proprio lโAlleanza dei socialdemocratici indipendenti, di Milorad Dodik.
Dodik, presidente del partito e attuale premier della Republika Srpska, afferma che lโentitร รจ lo scopo sia della sua politica che della sua vita. Dodik considera come il suo maggiore successo negli ultimi quattro anni il fatto di essere riuscito, attraverso una serie di piccole riforme, a impedire la costruzione di una Bosnia Erzegovina forte a scapito delle entitร .
Nei suoi interventi pubblici infatti, Dodik dichiara che il suo obiettivo รจ la Bosnia di Dayton, non una Bosnia forte, e che la Republika Srpska รจ lโobiettivo principale mentre la Bosnia Erzegovina quello secondario. Uno degli slogan elettorali dellโSNSD รจ โSrpska zauvekโ [Srpska per sempre, ndt].
Un ottobre senza grandi sorprese?
L’organizzazione non governativa di Sarajevo ACIPS (Asocijacija alumni centra za interdisciplinarne postdiplomske studije), ha condotto un’analisi sulle ultime elezioni politiche svoltesi in Bosnia Erzegovina (2006) confrontando i programmi elettorali di 12 partiti politici e la loro realizzazione attraverso i resoconti dei media locali. Secondo il centro studi, i partiti non hanno affrontato i temi che riguardano le esigenze dei cittadini. Questi, secondo ACIPS, includerebbero la creazione di posti di lavoro, lotta alla povertร , pensione minima di 250 KM (circa 128 โฌ), accesso allโassistenza sanitaria e alla previdenza sociale per tutti i cittadini, tenore di vita nelle zone rurali, pari opportunitร per i giovani, riduzione dei costi dell’amministrazione, riforma dellโistruzione, lotta alla corruzione, concessione dello status di paese candidato allโUe, una migliore e piรน efficace regolamentazione delle societร pubbliche e il raddoppiamento degli investimenti esteri diretti nel Paese.
Lโanalisi ha confermato che i partiti di governo hanno dedicato solo il 24% dei propri interventi alle questioni citate, mentre il 76% delle dichiarazioni era dedicata ad altri temi. Anche quando i partiti hanno affrontato tematiche importanti per la vita quotidiana dei cittadini, solo lโ8% degli interventi ha offerto risposte concrete. Un quadro simile รจ emerso dall’analisi dei media elettronici.
I partiti politici in Bosnia Erzegovina, inoltre, in questi quattro anni non hanno mantenuto gran parte delle promesse fatte nel 2006: il Paese non ha ottenuto lo status di candidato allโUe, gli investimenti esteri non hanno registrato una crescita significativa, il tasso di disoccupazione aumenta sempre di piรน e quasi nessuno degli ambiti menzionati ha visto riforme.
Quattro anni dopo, รจ logico chiedersi con quali promesse i principali partiti si presenteranno alle elezioni di ottobre, e se i cittadini continueranno a dare il proprio voto a quei partiti che basano i propri discorsi sul radicalismo, l’esclusione degli altri e il rifiuto di ogni compromesso.
Damir Miljeviฤ, economista di Banja Luka e candidato allโAssemblea nazionale della Republika Srpska per Naลกa Stranka [Il nostro partito, ndt], non ha dubbi. Secondo Miljeviฤ, a 15 anni dalla fine della guerra, i cittadini della Bosnia Erzegovina continueranno a votare spinti unicamente dalla paura, perchรฉ ogni giorno i media e il governo lanciano slogan basati sulla minaccia e la paura dellโaltro: โNon si puรฒ dire che i cittadini siano ingenui e che si accontentino della stessa retorica anno dopo anno. Basta guardare il telegiornale per capire. Gran parte dell’informazione e delle notizie riguarda il passato. Non stupisce quindi lโorientamento dei cittadini per i partiti nazionali, o per i partiti che utilizzano la retorica nazionale. Noi cercheremo di far superare questa paura, ma sui risultati delle votazioni di ottobre รจ ancora tutto da vedereโ, ha dichiarato Miljeviฤ a Osservatorio.
Alle politiche del 2006 in Bosnia Erzegovina i partiti che hanno ottenuto la maggioranza dei voti sono quelli nazionali o quelli che, per quanto di matrice socialdemocratica, hanno basato la propria campagna elettorale sulla retorica nazionale. Per quanto riguarda la Republika Srpska, i sondaggi prevedono per le prossime elezioni un risultato simile. In generale, per ora sembra che a ottobre non ci saranno grandi sorprese nella scena politica bosniaca.
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14/12/2004, Risto Karajkov