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Area di ricerca: Turchia

Categoria: Cultura,Politica

Lingua: Italiano

Questo paper è stato originariamente scritto per una presentazione che ha avuto luogo al XIV Convegno SeSaMO (Torino 31 gennaio- 1 febbraio 2019): “Creating and practicing resistance: academics in Turkey after the 2016 attempted coup” all’interno del panel “Resistance and scholarship. What resistance for academics?”. È stato successivamente integrato anche grazie agli spunti emersi dalla tavola rotonda “Academic and media freedom in Turkey. Countermeasure to repression, censorship and authoritarianism” realizzata nell’ambito dello stesso convegno. Ringrazio per le loro testimonianze le docenti Derya Keskin Demirer, Aslı Odman, Aslı Telli, İlkay Yılmaz.

Creare e praticare la resistenza: la situazione dell’università in Turchia dopo il tentato golpe e il caso degli Accademici per la pace

06/2019 -  Autrice: Fazıla Mat

Negli ultimi anni la Turchia ha assistito ad una massiccia riduzione della libertà di espressione che ha avuto un notevole impatto anche sulla libertà accademica. Secondo le stime del network Scholars at Risk (SAR, 2018) tra il gennaio 2016 e il gennaio 2018, sono state licenziate 8.535 persone impiegate nelle università. Un caso particolare è rappresentato dagli “Accademici per la pace” (Barış İçin Akademisyenler-BAK), un gruppo di oltre 2000 universitari che sta scontando gravi conseguenze per aver sottoscritto una petizione a favore della pace. Il loro caso rappresenta anche un esempio di solidarietà collettiva che si traduce nell’ideare pratiche quotidiane per continuare la loro attività di ricerca e di condivisione della conoscenza.