Banja Luka e Mostar: A.A.A. cercasi matrimonio misto

Il numero di matrimoni misti è stato spesso nella ex-Jugoslavia simbolo della convivenza. Ed i matrimoni misti sono stati le prime vittime del nazionalismo. Ora perĂ², in alcune cittĂ  della Bosnia, sembra l’amore possa andare "oltre i confini".

18/04/2002, Redazione -

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Un celebre matrimonio misto, quello tra Vittorio Emanuele III e Elena Petrovic-Niegos, principessa del Montenegro.

In alcune città della Bosnia, come Sarajevo e Zenica, è una piacevole sorpresa scoprire che la percentuale di matrimoni misti resta di poco inferiore a quella che si registrava prima della guerra. La sopresa è subito rovinata dai dati provenienti da altre città, prima della guerra famose per l’altissima percentuale di matrimoni misti, ora ridotta praticamente a zero.
La capitale bosniaca prima della guerra registarva 15 matrimoni misti ogni 100 celebrati. La situazione oggi è la stessa se si prendono in considerazione i quattro quartieri centrali e principali della città: Novi Grad, Novo Sarajevo, Centra e StariGrad. Si sposano tra loro serbi, croati e bosniaci ma non solo. Vi è una nuova dimensione di matrimoni misti: quelli con gli stranieri. I cittadini di Sarajevo si sposano infatti spesso con cittadini degli Stati Uniti, francesi, inglesi ed alcuni con cittadini di paesi arabi.
Le coppie non sono obbligate a dichiarare la propria nazionalità ma le statistiche sui matrimoni misti vengono redatte in base ai loro cognomi pur nella consapevolezza che, in alcuni casi, non è possibile derivarne una chiara indicazione sulla nazionalità.
Tuzla rappresenta da sempre in Bosnia un caso a se stante. Lì il numero di matrimoni misti è addirittura in leggero aumento rispetto agli anni precedenti alla guerra. Nel 1991 su 794 nuovi matrimoni 139 erano misti mentre nel 2001 degli 831 nuovi matrimoni lo erano 150.
Anche a Zenica le cose non sono molto cambiate e nel 2001 sono stati contratti una percentuale rilevante di matrimoni misti: il 12% del totale.

Ma vi sono altre cittĂ  dove di matrimoni misti non se ne sente piĂ¹ parlare. Mostar, in compagnia di Vukovar, era, prima della guerra, la cittĂ  dove se ne celebravano di piĂ¹ nell’intera ex-Jugoslavia. Oggi è una cittĂ  divisa ed i matrimoni misti sono una raritĂ . Altra cittĂ  cambiata notevolmente dopo la guerra è Banja Luka, oggi abitata prevalentemente se non quasi esclusivamente da serbi. E senza potersi incontrare è impossibile poi sposarsi (08.04.2002, Oslobodjenje).

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