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Dai software alle apparecchiature militari, fino alle sostanze chimiche usate per la produzione del dentifricio. Sono i beni a duplice uso, prodotti che possono avere un uso sia civile che militare. In tempi recenti l’Unione europea ha preso coscienza dei rischi connessi alle tecnologie duali e in particolare a quelle di sorveglianza, che offrono capacità di intrusione e possibilità di controllo e repressione senza precedenti. Con il nuovo regolamento europeo sul controllo delle esportazioni dei beni “dual-use”, l’UE aggiorna il quadro legislativo comune per il controllo delle esportazioni, transito e intermediazione di questo tipo di beni, un tentativo di conciliare obiettivi di natura commerciale, sicurezza pubblica e tutela dei diritti individuali e collettivi. Lo scandalo dello spyware Pegasus ha sollevato il tema dell’abuso delle tecnologie di sorveglianza sul suolo europeo, fin dentro le istituzioni comunitarie, dimostrando che il problema non riguarda soltanto paesi terzi e regimi autoritari. Al nuovo regolamento si è giunti anche grazie alla crescente attenzione di media, società civile e accademia, che hanno denunciato il ruolo giocato dai paesi europei nell’esportare tecnologie di cybersorveglianza che hanno contribuito a casi di repressione e violazione dei diritti umani.

Nella definizione del nuovo regolamento il Parlamento europeo ha spinto per aumentare la trasparenza dei meccanismi per l’export di queste tecnologie e per favorire la supervisione pubblica da parte di società civile e media. Più recentemente, l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul caso Pegasus ha dimostrato che il Parlamento intende essere un attore cruciale nel controllo democratico di tecnologie che rappresentano una sfida alla democrazia in Europa e nel mondo.

Ne parleremo con:

Rossella Vignola, coordinatrice del progetto “Il Parlamento dei diritti”, OBC Transeuropa

Roberto Orlando, Capo Divisione per i materiali a duplice uso, UAMA – MAECI

Marco Padovan, avvocato esperto in tecnologie a duplice uso, Studio Padovan

Modera:

Dimitri Bettoni, ricercatore e coordinatore del progetto “DJAS”, OBC Transeuropa

Il webinar verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di OBC Transeuropa: https://www.facebook.com/BalcaniCaucaso

Per informazioni: vignola@balcanicaucaso.org

Evento organizzato nell’ambito del progetto “Il Parlamento dei diritti, 3” co-finanziato dall’Unione europea.

Questa pubblicazione è stata prodotta nell’ambito del progetto DJAS, co-finanziato da Open Society Institute in cooperazione con OSIFE/Open Society Foundations. La responsabilità dei contenuti di questa pubblicazione è esclusivamente di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.

Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto “Parlamento dei diritti 3”, cofinanziato dall’Unione europea (UE) nel quadro del programma di sovvenzioni del Parlamento europeo (PE) per la comunicazione. Il PE non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è di OBC Transeuropa e non riflette in alcun modo l’opinione dell’UE. Vai alla pagina “Il Parlamento dei diritti 3”.

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